Primo giorno di scuola per 10mila studenti tra superiori e medie
Suonata questa mattina la campanella per i 10mila studenti delle scuole medie e superiori cittadine (8mila alle superiori e 2mila alle medie), che si apprestano a iniziare il nuovo anno scolastico. Una carica di giovani che si aggiungono ai 14mila delle scuole elementari che hanno iniziato la settimana scorsa. LA GALLERY
Suonata questa mattina la campanella per i 10mila studenti delle scuole medie e superiori cittadine (8mila alle superiori e 2mila alle medie), che si apprestano a iniziare il nuovo anno scolastico. Una carica di giovani che si aggiungono ai 14mila delle scuole elementari che hanno iniziato la settimana scorsa. A livello nazionale sono 9 milioni gli studenti che sono tornati sui banchi di scuola.
“L’inizio del nuovo anno scolastico è inizio di un nuovo periodo vitale per la città” ha detto il sindaco Gianluca Galimberti, nel salutare il primo giorno di scuola. “Le scuole sono i luoghi più importanti in cui vive la vita stessa della città e impegno, fatiche e bellezza e responsabilità dell’apprendere e del sapere sono ingredienti che rendono straordinario questo inizio di anno scolastico. Dipende da ognuno di voi studenti, dipende da ognuno di noi, rendere questo anno ricco di significati per la nostra vita e per la vita della città. Grazie a voi studenti, grazie ai maestri e ai professori, pilastri di questa società, e grazie alle vostre famiglie che vi accompagnano in questo percorso di crescita. Buona scuola a tutti!”.
All’inizio di questo anno scolastico, anche la Chiesa Cremonese vuole essere presente. “La scuola impone a tutti di non scegliere le ‘tangenziali’, ma di ‘mischiarsi’ dentro un mondo che non può essere ignorato: il mondo di fanciulli, ragazzi e giovani, di famiglie, che tante volte vivono situazioni economiche, familiari e culturali ‘al limite’ che provocano il nostro modo di pensare, le nostre convinzioni, i nostri linguaggi” dichiara don Giovanni Tonani, incaricato dell’Ufficio Pastorale scolastica della Diocesi. “La Chiesa cremonese, anche per questi motivi, si vuole mettere in ascolto dei giovani nei luoghi dove vivono, si formano e sognano, e tra questi anche la scuola, e lo fa attraverso il ‘Sinodo dei Giovani’, per camminare con loro, e con loro progettare un futuro da protagonisti nella Chiesa e nel mondo”.
“Moltissimi uomini e donne che vivono nella scuola, sono appassionati del loro lavoro, danno la vita per la scuola, altrettanti amano profondamente i ragazzi che sono loro affidati, che non di rado trovano in essa il solo luogo positivo e pulito della loro vita; spesso ne conoscono i limiti, i problemi, i dolori, le necessità” continua don Tonani. “E’ necessario rileggere la scuola sotto questo profilo. Il cuore di docenti, come anche dei dirigenti, non è un cuore asettico, ma batte forte per i ragazzi, per questo è necessario riscoprire che la scuola non va trascurata, che la scuola deve essere luogo di interesse, di impegno, di uso di risorse”.
lb