Cronaca

Il pilota Bruno Giacomelli a San Vitale ospite del Cavec

Bruno Giacomelli, pilota bresciano che arrivò a correre con l’Alfa Romeo in Formula 1, sarà ospite venerdì sera del Cavec. Incontrerà gli appassionati (l’appuntamento è ad ingresso libero e gratuito) alle 21, presso il Centro Culturale di San Vitale (piazza S. Angelo 1). Di Bruno Giacomelli traccia una bella biografia Luca Delli Carri in “La Danza dei piedi veloci” quando annota che “non ha mai avuto il physique du role del campione. Ma del campione aveva tutto il resto: il talento per la guida, la capacità di mettere a punto l’auto, l’attitudine alla vittoria, la capacità di fare corpo unico con il team, la voglia di vivere per le auto e per le corse. Tutto ciò l’ha portato a essere un grandissimo, con il volante in mano”. Una definizione più che legittimata dai risultati che ha saputo ottenere in pista. Il campione bresciano ha vinto dappertutto, ad eccezione della Formula 1. Anche nella massima serie avrebbe potuto conquistare qualche successo.  Ma preferì diventare una “bandiera” della Alfa Romeo. Così negli anni negli anni migliori si è trovato per le mani una monoposto veloce ma inaffidabile, senza poi avere più a disposizione un’ auto vincente. Avrebbe potuto approdare alla Williams, che con Jones, Reutman e poi Rosberg (Keke, il papà di Nico, quello che oggi vince con le Mercedes) ma preferì restare fedele alle vetture di Arese. “Guardandolo nelle foto di un tempo –  scrive ancora Delli Carri – si vede che non aveva la lucida follia di un Villeneuve né l’ascetismo di un Senna. Bruno si divertiva, correndo. Era felice di essere lì, con i migliori piloti del mondo, a guidare le più veloci auto del mondo. Anche oggi non ha la faccia da duro o da uomo vissuto, ma da eterno ragazzo, sempre entusiasta per qualcosa, sempre pronto a incuriosirsi per una novità. Mille interessi, occhi vispi, lingua sciolta, mente sveglia, simpatico, sorridente, aperto con tutti, Giacomelli è una tra le migliori persone con cui parlare di corse, di ieri come di oggi, perché lui le ha fatte con passione”. Doti che sapranno conquistare anche gli appassionati cremonesi.

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