Recupero di tasse tributi evasi il Comune incassa
Risultati confortanti dal recupero delle sacche di evasione dai tributi locali messo in atto da quest’anno dal Comune. I dati che saranno diffusi a breve dall’assessore al bilancio Maurizio Manzi, mostrano che molti, tra utenti domestici e privati, avevano preso ‘alla leggera’ la denuncia che va obbligatoriamente fatta quando si entra in una nuova casa o si apre / chiude un’attività. “In molti casi – spiega Manzi – c’è da credere alla buona fede: si pensa, ad esempio per la tassa rifiuti, che sia sufficiente andare all’anagrafe e denunciare la propria residenza per assolvere a tutti gli obblighi, mentre occorre denunciare l’immobile anche all’ufficio tributi. Molti non lo fanno, nonostante all’anagrafe lo raccomandino. Naturalmente anche da parte nostra c’è la necessità di migliorare la comunicazione tra uffici” e qualcosa si sta muovendo, visto che il risultato di questa campagna di recupero crediti è frutto dell’incrocio di dati. Una particolare casistica riguarda poi le cessazioni: quando un’azienda se ne va o chiude oppure un utente domestico si trasferisce, spesso dimentica di segnalarlo al Comune e questo continua ad emettere i bollettini per Tari, Imu, imposta di pubblicità e quant’altro. Col risultato che questi soldi alla fine dell’anno non entrano in cassa e finiscono, nel bilancio successivo, tra i crediti di dubbi esigibilità.
La scorsa primavera l’ufficio tributi aveva iniziato ad emettere avvisi di accertamento per complessivi 819mila euro, individuati a seguito di controlli sui contribuenti effettuati nel periodo gennaio – aprile 2016. Sono partiti 323 avvisi per la Tari per un totale di 109.141 euro (importo medio: 338 euro per cartella); 332 avvisi Tarsu per 117.534 euro (354 euro); 12 avvisi di accertamento per l’Ici, per un totale di 7.433 euro (619 euro); 557 avvisi per l’Imu, pari a 527.604 euro (947 euro ciascuno in media); infine 346 avvisi per la Tasi, per un importo di 58.152 euro (168 euro in media per cartella).
Ripercussioni sui tributi locali, ancora da definire però, sono attese anche dalla rottamazione delle cartelle Equitalia, per quanto riguarda la cancellazione di interessi di mora e sanzioni. Fino a 6 anni fa il Comune si serviva dell’agenzia di recupero crediti nazionale prima di passare anche questa partita ad Ica Abaco. Gli effetti di quanto inserito in Finanziaria si faranno sentore anche sul Bilancio comunale.