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Piani regolatori porti, Malvezzi: 'Passaggio di competenze alla Regione c'è dal 2014'

“L’ennesima, inutile e strumentale polemica contro Regione Lombardia per coprire gli errori del governo Renzi. Non è avvenuto alcuno scippo ai danni delle amministrazioni provinciali di Cremona e Mantova per quanto concerne la gestione dei Porti fluviali, come invece sostiene il consigliere Alloni”. Con queste parole il Consigliere regionale di Forza Italia, Carlo Malvezzi, ha risposto alle accuse sollevate dal collega del Pd. “Semmai, con la legge di Semplificazione approvata martedì in Consiglio, regolamentiamo un passaggio di gestione, da province a Regione, sancito da una legge del 2014, la numero 24, con cui si sono riportate in capo alla Regione le funzioni e le attività concernenti i porti di Cremona e Mantova” ha ribadito Malvezzi. “Una decisione figlia dello smantellamento di professionalità e risorse che hanno subito, con la legge Delrio, proprio le amministrazioni provinciali, non più in grado da allora di assolvere a numerose funzioni prima da loro gestite”.

“La gestione dei porti fluviali – ha proseguito Malvezzi – è rimasta in capo all’Azienda regionale dei Porti fino al 2006, anno in cui questa si è sciolta e ha conferito funzioni e attività in capo alle province di Cremona e Mantova, pur lasciando la proprietà delle aree in capo a Regione. Ovviamente tra queste funzioni era ricompresa anche l’adozione del Piano Regolatore Portuale. Peccato che la provincia di Cremona non abbia né elaborato né adottato il Piano, al contrario invece di Mantova che ha ottemperato ai suoi obblighi.

Poi è avvenuto il ritorno di competenze alla Regione, che ha avuto natura esclusivamente suppletiva: con la Delrio le amministrazioni provinciali hanno perso personale e risorse per assolvere a tante deleghe che erano in capo a loro. In ogni caso, tutti gli investimenti fatti in questi anni sul Porto sono avvenuti grazie a risorse regionali. La legge Semplificazione approvata martedì salvaguarda tutto ciò che è stato fatto finora da Mantova sul Piano regolatore portuale e non esclude, ma anzi coinvolge, le Province stesse nel lavoro di elaborazione dei Piani. Insomma – ha concluso Malvezzi – nessuno scippo ma la prosecuzione di un percorso che, necessariamente, la Regione ha compiuto per sopperire ai disastri della legge Delrio. Purtroppo, Alloni non ha a cuore l’efficienza dei servizi, ma vuole preservare un piccolo spazio di potere di amministrazioni locali delegittimate e depotenziate dal governo Renzi”.

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