I vigili del fuoco del Conapo: 'Parità di trattamento con gli altri Corpi'
Vigili del Fuoco davanti alla prefettura, in adesione alla protesta in corso in tutta Italia con l’obiettivo di sensibilizzare il governo in vista dell’approvazione del decreto di riforma del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco prevista nei prossimi giorni.
In particolare, è il sindacato Conapo ad essersi mobilitato con il sit in di corso Vittorio Emanuele: “Abbiamo chiesto un incontro al Prefetto – afferma Giorgio Folleghi, segretario provinciale – per consegnargli le richieste per il premier Gentiloni e per i ministri Minniti e Madia di stanziare maggiori fondi per risolvere la grave disparità di trattamento oggi esistente con gli altri corpi (tra cui la polizia – stesso ministero dell’interno) che oggi ammonta a 300 euro nette mensili con punte di 6/700 per i gradi più alti.
Il sindacato CONAPO chiede anche, all’ interno del decreto, un preciso vincolo di legge affinché le risorse finanziarie, qualora insufficienti all’equiparazione, siano destinate esclusivamente al personale in divisa del dei Vigili del Fuoco che ha funzioni operative, sino ad avvenuta equiparazione con gli altri corpi”. I Vigili del Fuoco si vedono trattati come corpo di serie B “da politici che ci lodano solo quando salviamo vite umane, ma ci dimenticano sistematicamente nel momento di legiferare”.
La protesta si unisce a quella in atto a Roma sin dal 15 maggio, ove Antonio Brizzi, segretario generale del CONAPO, è impegnato in uno sciopero della fame sino al giorno dell’approvazione del decreto.