Cronaca

15 immigrati abusivi in casa a due passi dal Duomo Tra loro una donna incinta

Raffica di interventi in città sul tema dell’immigrazione, sia da parte della polizia che da parte dei carabinieri, tra occupazioni abusive di appartamenti, sfruttamento e clandestinità.

Il primo intervento è scattato dopo una chiamata da parte del proprietario di una casa sfitta da anni, in città, al quale erano stati segnalati movimenti sospetti. Gli agenti, entrati in azione, hanno constatato che l’occupante abusivo aveva addirittura cambiato la serratura. Entrando in casa, gli uomini della questura hanno trovato brandine e indumenti che non erano del padrone di casa, oltre a un documento che ha consentito loro di risalire all’identità dell’occupante. Si tratta di un marocchino residente fuori città, a cui è stato dato un foglio di via urtente con divieto di tornare a Cremona per tre anni.

In un altro appartamento cittadino, in pieno centro storico e a due passi dal Duomo (vicolo del Cigno) a seguito di segnalazioni da parte di vicini di casa, gli uomini della questura e gli agenti della Polizia locale hanno trovato, oltre al ghanese che sarebbe il regolare affittuario della casa, altre 15 persone di nazionalità magrebina. La casa era una sorta di porto di mare, con gente che andava e veniva quasi ogni giorno. Tra gli ospiti, anche una nigeriana clandestina incinta di 6 mesi, che per tale motivo non può essere colpita da decreto di espulsione.

Il ghanese è stato così denunciato per favoreggiamento alla immigrazione candestina, mentre gli agenti stanno valutando le posizioni degli altri occupanti dell’appartamento. La polizia locale sollevato una serie di infrazioni, tra cui mancato pagamento di tassa sui rifiuti, la mancata segnalazione di ospitalità alle autorità competenti. Sono inoltre state fatte le opportune segnalazioni relative alle precarie condizioni di igiene e sicurezza in cui si trovava l’abitazione.

Infine i Carabinieri nella giornata di mercoledì hanno messo in atto una procedura di espulsione nei confronti di un cittadino albanese clandestino, colpito da relativo decreto più di un mese fa. L’uomo è stato rintracciato e portato d’urgenza a Roma da dove è stato poi rimpatriato in albania.

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