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CremonaJazz chiude in bellezza con il Carla Bley Trio

E’ riservata a tre autentiche leggende del jazz la serata conclusiva della Stagione 2017 del CremonaJazz. Innanzitutto Carla Bley, la “titolare” del Trio, pianista e compositrice, che con gli splendidi ottantuno anni compiuti da pochi giorni e la sfilza, davvero infinita, di successi, è uno dei grandi personaggi del jazz mondiale. Ma non sono di minor peso i due altri componenti del Bley Trio: Andy Sheppard (sax soprano e tenore) e Steve Swallow (basso). Per i tre la critica si è spinta a parlare “di livello iperuranico” e tanto basti. L’appuntamento con il Carla Bley Trio è per il 27 maggio alle 21, naturalmente all’Auditorium Giovanni Arvedi del Museo del Violino.

A Cremona Carla Bley porterà soprattutto i brani della sua ultima fatica discografica, registrata in trio con Andy Sheppard e Steve Swallow e uscito pochi mesi fa per l’ ECM di Manfred Eicher: “Andando El Tiempo”. Appassionato, delicato, influenzato dalla musica colta: così la critica internazionale ha accolto il disco che si ascolterà nel ‘silenzio musicale’ dell’Auditorium Giovanni Arvedi. Del cdfa parte anche Les Trois Lagons, suite composta da Carla inomaggio ad Henri Matisse.

“Il fondatore della ECM, Manfred Eicher –racconta Carla Bley – mi ha chiesto un disco che raccontasse una storia e io ho provato a farlo. Sin Fin, Potacion de Guayae Camino al Volver fotografano il recupero dalla dipendenza dalle droghe di un mio amico, afflitto da tossicodipendenza. È un cammino attraverso il dolore per raggiungere la speranza e la gioia. Ho usato il ritmo di un tango per evidenziare la caduta e la lotta. Naked Bridges/Diving Brides è stato il mio regalo di nozze per il matrimonio di Andy Sheppard, influenzato dalla poesia di Paul Haines e dalla musica di Mendelssohn”.

Nella stessa intervista, Carla Bley ricorda che aveva solo diciassette anni, e si chiamava ancora Carla Borg quando cominciò a lavorare al leggendario Birdland di New York come ‘cigarette girl’. “Era come una chiesa – ricorda. Più che ascoltare jazz si ‘pregava’. Andare lì era l’unico modo per conoscere chi suonava la musica che amavo. Mi ero trasferita dalla California, suonavo il pianoforte e non mi interessava per nulla la scuola. In uno dei primi giorni di lavoro conobbi Count Basie. Quando cominciò a suonare mi sentii felice davvero per la prima volta”.
Gli esordi da compositrice, invece, risalgono al1958 quando Paul Bley, il suo primo marito, incise O Plus One. Durante una lunghissima carriera di musicista ha collaborato con alcuni tra i grandi del jazz, ha composto l’opera Escalator Over The Hill che le ha dato la fama; ha guidato, in un mondo dominato da uomini, ogni tipo di formazione, dai trii alle big band.

Nella esibizione per CremonaJazz Carla Bley è affiancata dal grande sassofonista e compositore britannico Andy Sheppard, vincitore di numerosi Jazz Awards, ha suonato con artisti del calibro di Gil Evans, George Russell e Steve Swallow, altro componente del trio. Swallow, altro ex marito della Bley, è bassista e compositore di chiara fama, a sua volta noto per le numerose collaborazioni con musicisti di grande statura, tra cui Jimmy Giuffre, Gary Burton, Chick Corea, Stan Getz e per essere stato uno dei primi contrabbassisti jazz a passare interamente e definitivamente al basso elettrico.

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