Sciolto intorno alle 15.15 il picchetto di Si Cobas alla Barilla
Picchetto del sindacato Si Cobas davanti alla Barilla contro un piano di licenziamenti di svariati dipendenti di una cooperativa di pulizie che opera per l’azienda alimentare. E’ iniziato alle 3 del mattino e vede il supporto del settore Logistica del sindacato, che proprio oggi ha indetto uno sciopero nazionale, e di esponenti del Dordoni. “Abbiamo iniziato una vertenza a novembre – spiega Driss Zemri, coordinatore provinciale del sindacato – per la richiesta della cooperativa bergamasca Mpm di ridurre del 40% l’orario di lavoro e di un taglio di 10-11 persone. Non hanno dimostrato il calo del lavoro o lo stato di crisi con le carte, ci sono state solo parole”. Tre donne già licenziate: “Rivendichiamo i diritti per queste donne. Una sui quarant’anni e due oltre i 50. Addirittura, una di queste, di 54 anni, ha lavorato per circa 16 anni”. “Riteniamo il licenziamento illegittimo – aggiunge -. Abbiamo indetto lo stato di agitazione. Per ora non abbiamo visto nessuna apertura o comunicazione dalla cooperativa o dal committente”.
Per la situazione venuta a concretizzarsi ora la Barilla rischia di subire un pesante contraccolpo, diventando vittima delle problematiche che si sono create. La manifestazione di protesta impedisce infatti l’arrivo dei prodotti necessari alla produzione. Necessario quindi al più presto arrivare a una soluzione per sbloccare la situazione. Un singolo giorno con impianti fermi costa alla Barilla 600mila euro. Non escluse, quindi, ricadute sul personale della Barilla.
AGGIORNAMENTO ORE 15.30 – Il Picchetto alla Barillaè stato sciolto intorno alle 15.15, in quanto esso avrebbe danneggiato altri lavoratori. Dunque i manifestanti si sono allontanati, per non creare problemi ai colleghi.