Donna colta da malore sulla Cremona-Brescia con treno in ritardo di mezz'ora
Ancora disagi lunedì mattina sui treni delle linee cremonesi, in particolare sulla Brescia-Cremona, dove una donna è stata colta da malore e ricoverata in ospedale, su un treno in ritardo di mezzora. A denunciare la situazione è Dario Balotta, coordinatore di Legambiente Trasporti Lombardia. Disagi notevoli “anche sulla Cremona-Mantova e sulla Treviglio-Brescia”.
Anche i treni che sono circolati sabato e domenica “erano caldissimi e con i sistemi condizionanti fuori uso” continua Balotta. “Trenord accusa il colpo ed annuncia una Task force per la manutenzione delle apparecchiature. Ma è come sempre intempestiva. Ogni anno l’azienda ferroviaria gestita da Regione Lombardia e dalle FS si fa trovare impreparata ai primi caldi estivi. E così da Varese a Pavia, e da Cremona, Mantova a Brescia cresce la rabbia dei pendolari”.
“Per il funzionamento dei treni lombardi Trenord spende ogni anno quasi un miliardo di euro (500 milioni di contributi pubblici e quasi altrettanti ricavi da tariffa), producendo 43 milioni di treni-km l’anno” continua Balotta. “Il costo per treno-km è il più caro d’Italia, 23 euro/KM, mentre nelle regioni vicine è quasi la metà. Ma per Trenord tutto va bene, solo la settimana scorsa aveva reso noto il suo bilancio annunciando un Margine operativo lordo di 65,5 milioni di euro. Ma il Mol è un indicatore parziale e che trae in inganno, visto che è basato solo sulla gestione operativa, senza considerare gli interessi (gestione finanziaria), le imposte (gestione fiscale), il deprezzamento di beni e gli ammortamenti. Se i risultati gestionali sono questi è meglio il pareggio di bilancio e che gli utili vengano reinvestiti nella manutenzione”.