Cronaca

Discriminazioni di genere: firma protocollo Ispettorato lavoro e Consigliera di parità

Siglato presso la Provincia di Cremona il protocollo d’intesa tra l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Cremona (Itl), nella persona del Capo dell’Ispettorato Territoriale Emilio Zanetti, accompagnato da Giancarlo Vescovi, Coordinatore Vigilanza dell’Itl di Cremona e la Consigliera Provinciale di Parità Carmela Fazzi.

Scopo dell’accordo è porre in essere ogni iniziativa utile a favorire nel territorio cremonese la piena attuazione delle normative in materia di parità e di pari opportunità tra uomo e donna sui luoghi di lavoro.

“L’azione congiunta e la fattiva collaborazione tra Consigliera di Parità e l’Ispettorato Territoriale del lavoro di Cremona potrà meglio prevenire e rimuovere ogni forma di discriminazione di genere” ha precisato la Consigliera provinciale di Parità Fazzi.
“E’ una collaborazione importante e necessaria per porre in essere azioni anche previste per legge per tutelare le lavoratrici e lavoratori” ha precisato Zanetti.

La Consigliera, nominata dal Ministero del Lavoro di concerto con il Ministero delle Pari Opportunità, è l’unico Istituto di garanzia ad avere la possibilità di affiancare la lavoratrice discriminata nella fase conciliativa avanti all’Ispettorato medesimo ed anche nella fase giudiziale avanti alla magistratura del lavoro.

Ispettorato Territoriale del Lavoro di Cremona e Consigliera si impegnano, inoltre, a promuovere congiuntamente momenti di informazione rivolti alla collettività sulle materie afferenti al diritto del lavoro analizzate in una prospettiva di genere.

Molto importante sarà il monitoraggio congiunto dei dati relativi ai licenziamenti e alle dimissioni delle madri durante il primo anno di vita del bambino, anche al fine di accertare l’autenticità della volontà dimissionaria della lavoratrice.

Tutte le attività congiunte saranno, comunque, rivolte a disincentivare e reprimere ogni forma di discriminazione di genere diretta o indiretta nei luoghi di lavoro, soprattutto in un’epoca dove aumentano sia i casi connessi ai licenziamenti che segnalazioni di discriminazione in contesto lavorativo.

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