Cronaca

Trofei Bissolati nel fango Avviata indagine interna, Continua la polemica

La Canottieri Bissolati ha avviato un procedimento interno per individuare le responsabilità in merito allo spostamento dei trofei di molti campioni locali, prevalentemente di canoa, in un angolo della società accanto al campo di calcio. Ammucchiati a terra, in molti casi spezzati. Prima di essere rimossi, sono stati fotografati da un socio che ha postato l’immagine  su una pagina facebook di appassionati del fiume, suscitando molti commenti scandalizzati, anche dei campioni che avevano conquistato alcuni di quei trofei. “Non mi esprimo, prima che sia conclusa l’indagine interna che abbiamo avviato”, afferma il presidente del direttivo, Maurilio Segalini. “Non mi unisco al coro di chi sta scrivendo su facebook prima di sapere che cosa è veramente successo. Dico solo che sicuramente un errore è stato fatto, ma chi dipinge la Bissolati come una società non seria, si sbaglia”. Confermato che i trofei e le coppe in questione non risultavano esposti in una vetrina, ma si trovavano dal 2008 dentro un cassone, spostato nei giorni scorsi per esigenze di manutenzione dei locali.

I commenti, sulla pagina fb Quelli che amano il Po e vanno a remi e non a motore, continuano anche all’indomani della pubblicazione della foto. “In merito a questa vergogna aggiungiamo che sarebbe giusto sapere che fine ha fatto la coppa Italia vinta nel 2005 dalla squadra di pallanuoto”, scrive ad esempio Massimo Cabrini allargando il discorso. “È un’offesa per chi ha dato molto nello sport e per la Società”, un altro commento; “meditate e vergognatevi”, scrive Adriano Amigoni, “Anche perché mi sembra di avere contribuito a vincerne una buona parte”.
“Ho iniziato a pagaiare nel 1972 – scrive Adriano Zanacchi – smisi nel 1982, dieci anni vissuti con piacevole fatica e sudore, fianco a fianco a quei nomi che avete citato nell’articolo, e tanti altri, ed è per me motivo di grandissimo onore ed orgoglio, annoverarli tra i miei più cari amici. Personalmente ho contribuito alla storia della Bissolati Canoistica, anche se non ho mai vinto un titolo Italiano, guadagnandomi però due argenti e un bronzo. Sono indignato per quanto è successo, non esistono scuse, la società deve rimediare a questo scempio. Quelle coppe le sento anche mie, tutte!”

Giusto per fare il confronto, Italo Fornasari, altro campione della specialità, pubblica oggi una foto di trofei perfettamente lustrati e allineati in una vetrinetta, che gli è stata inviata da Daniele Scarpa (due ori ad Atlanta 1996 con Rossi e Bonomi), presso la Tirrenia Todaro di Roma. “Meditate, gente”, il suo commento.

g.b.

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