Cronaca

Strada sud, difensore regionale accoglie richiesta del comitato promotore referendum

“La mancata modifica del Regolamento fino all’approvazione della variante al Pgt contenente lo stralcio della Strada sud renderebbe il quesito referendario inutile, facendolo decadere (…) In tal modo verrebbe ad essere vanificato di fatto l’esercizio della partecipazione popolare da parte dei cittadini che hanno rispettato tutte le fasi, le tempistiche e le prescrizioni del Regolamento ed ignorati i principi di buon andamento, imparzialità e trasparenza”. E’ il difensore regionale della Lombardia, Carlo Lio, a cui il comitato promotore del referendum aveva chiesto un parere, a scrivere al sindaco di Cremona, chiedendo “chiarimenti sulla vicenda segnalata e in particolare sui provvedimenti in programma per effettuare un referendum chiesto da 3040 cittadini e non vincolante per le decisioni dell’amministrazione comunale”.

Dunque nella lunga battaglia per lo stralcio della strada sud, che la maggioranza ha inserito nella variante al Pgt da adottare il prossimo autunno, il comitato presieduto da Cristina Arata segna un altro punto a proprio vantaggio.

Nella sua lettera datata 2 agosto il Difensore ripercorre tutte le tappe della diatriba, dai primi passi della variante nel 2015 alla prima istanza del referendum presentata dal comitato in extremis, il 31 ottobre 2017, fino all’ultima seduta dell’ufficio di presidenza del 4 luglio in cui è stata approvata la revisione generale del regolamento “articolo per articolo senza stabilire alcun termine finale e senza aggiornare la seduta ad una nuova data”.

“A fronte delle dichiarazioni rese pubblicamente da esponenti della Giunta – commenta Maria Cristina Arata, presidente del Comitato promotore –  volte a mettere in dubbio la correttezza della procedura attivata dai cittadini e quindi della conseguente impossibilità di indire il referendum, e a fronte dell’evidente e strumentale allungamento dei termini per la modifica del Regolamento, in contrasto con quanto chiesto dal Comitato dei Garanti, il Comitato Promotore Referendum Strada Sud ha chiesto l’intervento del Difensore Regionale della Lombardia per la tutela dei diritti del Comitato e dei 3000 cittadini che hanno sottoscritto il quesito referendario.
Il Difensore Regionale ha reputato vi fossero i presupposti per una presa in carico della vicenda ed ha chiesto, con dettagliata nota che si allega, chiarimenti al Sindaco sui provvedimenti che intende adottare per effettuare il referendum. Lo stesso Difensore Regionale ritiene infatti che i cittadini abbiano rispettato tutte le fasi, le tempistiche e le prescrizioni previste dal Regolamento e pertanto la mancata indizione del referendum si concretizzerebbe in una violazione dei diritti di partecipazione dei cittadini e dei principi di imparzialità, efficienza e trasparenza a cui deve ispirarsi l’attività della pubblica amministrazione.
Ci auguriamo che l’autorevolezza dell’intervento del Difensore Regionale possa ricondurre il Sindaco e la Giunta ad un comportamento più rispettoso dei diritti dei cittadini e delle loro legittime istanze”. g.biagi

 

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