Politica

Metro fino a Paullo, in Regione FdI e M5s contro il Bus Rapid Transit

Torna sul tavolo la questione del prolungamento della metro M3 da San Donato fino a Paullo. A riportare in Consiglio Regionale il problema è Fratelli d’Italia che, attraverso i consiglieri Franco Lucente e Barbara Mazzali, ha presentato ieri, martedì 2 ottobre, un’interpellanza che dovrebbe essere discussa martedì prossimo, 9 ottobre. Un passo formale cui fa seguito quello del Movimento 5 Stelle, che in data odierna, mercoledì 2 ottobre, ha presentato, a firma Di Marco e Degli Angeli, un’ulteriore interrogazione in cui si chiede lo stralcio dell’ipotesi del Bus Rapid Transit dagli scenari oggetto dello studio di fattibilità del potenziamento della direttrice paullese. Una doppia azione dunque che va nella stessa direzione da parte delle due forze politiche, che pure siedono da parti opposte in Consiglio.

Per il prolungamento della Metro, Regione Lombardia aveva già stanziato 100mila euro per un progetto di fattibilità, che però richiede anche l’assenso della Città Metropolitana di Milano. Un ente che, come sottolinea Lucente, ha però voluto affiancare il progetto del Bus Rapid Transit con ulteriori 200mila euro di spesa, chiedendo ai Comuni interessati di partecipare al finanziamento dell’opera. Un’opera osteggiata da FdI che chiede di abbandonare ogni progetto alternativo e integrativo e di concentrarsi sulla solo Metropolitana: “Siamo fermamente contrari al percorso su gomma. I soldi per il BRT potrebbero essere investiti per la metro, un progetto che gli abitanti aspettano da oltre 20 anni e che non si possono illudere ancora una volta”. Lucente, inoltre, sottolinea: “Sto chiedendo una risposta che è già implicita nella domanda: la Regione i soldi per la metropolitana li ha stanziati, il problema è della Città Metropolitana. Voglio solo che venga ribadito a voce alta per far capire ai cittadini che Regione Lombardia c’è”. “Spero – conclude il consigliere di maggioranza – che il ministro Toninelli si mobiliti per far arrivare qualche stanziamento perché il vecchio progetto si è arenato solo per mancanza di fondi”. Fratelli d’Italia, in ogni caso, nel concreto, chiede, prima di procedere allo Studio di fattibilità, che “Regione Lombardia si attivi a valutare la disponibilità del Governo a recuperare il finanziamento necessario al prolungamento della linea metropolitana MM3 sino a Paullo / Zelo Buon persico” e di “limitare lo Studio di fattibilità al solo prolungamento della MM3”.

E proprio i 5 Stelle sono stati tra i primi ad occuparsi, attraverso accessi agli atti e richieste di informazioni, della delibera del dicembre 2017 in cui la Lombardia si impegnava a realizzare questo studio di fattibilità. Ma per Degli Angeli il rischio è che in realtà pure la stessa Regione appoggi il progetto del BRT, contrariamente a quanto evidenziato da Lucente: “E’ curioso che mentre per altre direttrici gli studi di fattibilità del potenziamento TPL commissionati da Regione riguardino unicamente l’ipotesi del prolungamento della metro, scelta peraltro più razionale, mentre per quanto riguarda la direttrice paullese, al contrario, Regione inserisca nello studio di fattibilità lo scenario Bus Rapid Transit, in definitiva uno strumento obsoleto che si affida ancora al trasporto su gomma in controtendenza rispetto alle pratiche migliori nel settore”. “Non vogliamo – prosegue l’esponente pentastellato – che la politica regionale utilizzi lo studio di fattibilità come cavallo di Troia per far alla fine passare ed approvare la realizzazione del Bus Rapid Transit: se ciò accadesse, il prolungamento fino a S. Donato della M3 verrebbe di fatto rinviato sine die”.

In ogni caso, un punto d’incontro c’è. Pur con tutta la diffidenza del caso, Fratelli d’Italia e Movimento 5 Stelle spingono entrambi – chi da dentro la Maggioranza regionale e chi da fuori – perché venga abbandonato definitivamente l’ipotesi su gomma, in favore del solo prolungamento metropolitano. Degli Angeli infatti sottolinea: “Finalmente, anche esponenti della maggioranza regionale chiedono di velocizzare i tempi dello studio di fattibilità, insieme stralciando la parte sul Bus Rapid Transit: prendiamo atto con soddisfazione di tale apertura su un tema che seguiamo da anni come Movimento, e invitiamo l’Assessore ai trasporti a mettere in campo le azioni necessarie e conseguenti, anche attraverso un confronto con il Ministero competente”. “Con questa richiesta di stralcio – conclude il consigliere a cinque stelle – chiediamo quindi a Regione di superare le ambiguità e fare chiarezza sulla progettazione del TPL sulla direttrice paullese”. Ma anche Lucente non risparmia una frecciatina al collega: “Fa piacere che oggi, dopo tanti anni che ne discutiamo, se ne interessino anche loro: va bene anche questo, più forze politiche ragionano nello stesso senso di marcia meglio è: a questo punto spero votino sì alla nostra interpellanza”.

mt

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