Cronaca

Notte di maltempo: alberi caduti e allagamenti. Sul Po in arrivo ondata di piena

Il maltempo è tornato ad abbattersi sul nostro territorio nella notte tra mercoledì e giovedì, con rovesci violenti e improvvisi che hanno provocato non pochi problemi in città e su tutto il territorio, tra Cremona e Crema. Numerosissime le chiamate al centralino dei Vigili del Fuoco, che sono stati occupati tutta la notte per interventi legati principalmente a problemi di allagamenti. A partire dai sottopassi cittadini, quelli della tangenziale e quello di via Bergamo, che sono stati chiusi per un’oretta a causa di allagamenti. Ad allagarsi sono stati anche case e cantine, mentre diverse piante e rami sono caduti a causa del vento.

Tra i danni segnalati durante la giornata, anche un cornicione crollato in via Magenta e un albero pericolante in via delle Margherite, entrambi messi in sicurezza dai Vigili del Fuoco.

Intanto si prevede un nuovo innalzamento del livello del fiume, che da ieri è calato di circa un metro, portandosi a +0,40 sopra lo zero idrometrico. Dal Piemonte, dove sta piovendo parecchio, sta infatti arrivando una nuova ondata di piena, e le piogge previste per le prossime ore anche nel nostro territorio lasciano presagire un’evoluzione in negativo. A questo proposito, rimane chiusa al transito la strada alzaia di fronte alle società canottieri. Secondo le autorità fluviali, il picco della piena è previsto per la giornata di sabato. Continua pertanto il monitoraggio costante della situazione da parte dell’amministrazione comunale e della protezione civile.

Del resto permane il codice arancione di allerta emesso dalla protezione civile per rischio idraulico e vento forte anche sul nostro territorio: le recenti abbondanti precipitazioni registrate sulle Alpi, secondo la Protezione Civile di Regione Lombardia, hanno reso il territorio più vulnerabile alle precipitazione. L’allerta riguarda quindi tutto il territorio regionale, soprattutto a fronte del fatto che la nuova ondata di precipitazioni porterà “a un nuovo innalzamento dei livelli”. Senza contare l’apporto degli affluenti, alcuni dei quali sono già esondati: è il caso dell’Oglio, che è uscito all’altezza di Bordolano, e del Serio, che continua a essere sorvegliato speciale.

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