Lettere

Autostrada Cr-Mn,
l'appello per
il no di Filiera Corta

da Filiera Corta Solidale

Egregio direttore,

il Consiglio direttivo di Filiera Corta Solidale, appreso dalla stampa locale che il Tavolo Tecnico per la Competitività dedicato alle infrastrutture, cui hanno partecipato i principali rappresentanti del mondo amministrativo, politico ed economico della Provincia, ha individuato la nuova autostrada Cremona-Mantova come opera strategica e insostituibile per il territorio; rilevato che l’opera di 60 km, oltre ad intaccare 230 aziende agricole, comporterebbe ulteriore consumo di suolo (del quale non viene data alcuna preventiva comunicazione e stima a conferma del disinteresse sull’argomento) in un territorio che solo nel 2017 ha visto sprecare altri 100 ha di terreno agricolo (Fonte Ispra 2018 ); rilevato che il 17 novembre scorso La Provincia di Cremona, Cremona Oggi e La Gazzetta di Mantova hanno pubblicato un comunicato secondo il quale a San Benedetto Po il presidente di Infrastrutture Lombardia ha dichiarato che la autostrada CR-MN era finanziariamente insostenibile e gli introiti di pedaggi previsti insufficienti; preso atto dell’esperienza fallimentare della BreBeMi;

ESPRIME

un convinto e motivato NO alla realizzazione dell’infrastruttura; sollecita le Amministrazioni Locali, nell’ormai prossimo incontro col presidente della Regione Lombardia, a soprassedere alla richiesta di realizzazione dell’infrastruttura, aprendo un percorso di vera partecipazione popolare in merito alle priorità del territorio; Propone di destinare le equivalenti risorse (488 milioni di euro) ad altri interventi più urgenti e di minor impatto ambientale, quali:

• l’adeguamento dell’attuale SS 10;

• la costruzione e messa in sicurezza dei viadotti stradali;

• l’ammodernamento dei ponti sul fiume Po e i suoi affluenti;

• il potenziamento del sistema di trasporto ferroviario MN-MI, i cui limiti e disagi sono riportati quasi quotidianamente dagli organi di stampa;

• la realizzazione di una serie di iniziative sostenibili da tempo proposte nelle province di Cremona e Mantova come la realizzazione della ciclabile Turistica VENTO (per la quale mancano risorse);

• gli investimenti nella filiera biologica dell’agricoltura;

• la navigazione turistica;

• il recupero dei patrimoni storici attualmente chiusi alla visita e tanto altro di sostenibile e a impatto zero.

Ricorda che la Lombardia è la regione in Italia a maggior consumo di suolo e che il suolo è una risorsa non rinnovabile e insostituibile per la produzione di cibo, come pure ricordato nell’enciclica Laudato Sì di Papa Francesco.

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