Ritardi sulla Cr-Bs per guasto, pendolari chiamano Carabinieri per problemi di sicurezza
AGGIORNAMENTO – Un passaggio a livello ko tra Brescia e S. Zeno Folzano. Inizia così, con ritardi fino a 50 minuti, questo giovedì 23 maggio per i pendolari. Innanzitutto il 5344 delle 7.24 da Cremona e il corrispondente 5343 delle 8.24 da Brescia Est hanno dovuto, rispettivamente, terminare ed iniziare la propria corsa proprio a S. Zeno Folzano, creando notevoli disagi a quanti dovevano recarsi o tornare da Brescia. Grossi ritardi anche per la zona casalasca, con la Parma-Brescia anch’essa interessata dallo stesso problema: il 20305 delle 6.50 da Brescia Est è partito con 50 minuti di ritardo, il 20307 delle 7.50 sempre da Brescia Est, invece, alle 9.00 non è ancora partito. I tecnici di RFI, in ogni caso, stando a quanto riportato sul sito di Trenord, sono al lavoro per risolvere il problema.
Grande la rabbia dei pendolari, come commenta uno dei portavoce, Attilia Cantarelli (membro della lista Cittadini per Passione). “Stamattina già il treno in partenza alle 6.20 ha avuto ritardo per la solita rottura del solito passaggio a livello tra San Zeno e Brescia.”Il treno delle 7.24 è partito con solo qualche minuto di ritardo e il personale viaggiante ci ha informati che il guasto non era ancora del tutto sistemato per cui erano possibili ritardi ulteriori. Quando siamo giunti a San Zeno il controllore ci ha avvisato che il treno non avrebbe proseguito e che dovevamo trasbordare sul Parma che sarebbe arrivato di lì a poco.
Ho chiesto subito al controllore di verificare quante carrozze aveva il Parma. Da subito – ore 8.15 – il capotreno ha saputo che i vagoni del Parma erano 4 mentre noi stavamo viaggiando con 8 vagoni. Tra le altre cose a Manerbio sono salite due scolaresche per cui il nostro treno era pieno. Era quindi evidente che noi del Cremona non avremmo potuto spostarci sull’altro. Il controllare ha fatto di nuovo presente la situazione ma la risposta della direzione è stata la stessa: il Cremona si ferma e prosegue il Parma.
Ho quindi avvisato il personale dei due treni che avrei chiamato i Carabinieri, e così ho fatto. Dal punto di vista pratico non potevano agire ma ho ottenuto che la direzione, avvisata dal personale dei due treni della mia richiesta, alla fine ha fatto proseguire tutti e due i treni.
Ho chiesto l’intervento delle forze dell’ordine per la sicurezza dei viaggiatori, e soprattutto dei bambini, che sono stati costretti ad attraversare i binari, rischiando di cadere e di ferirsi. Anche noi viaggiatori adulti abbiamo rischiato di perdere l’equilibrio nelle peripezie fatte da un binario all’altro. E’ un servizio indegno di un Paese civile. Sono disgustata dall’incapacità di analisi delle problematiche che vengono sollevate dal personale viaggiante Trenord. La cabina di regia ha solo in mente di ‘ottimizzare’ i ritardi per non far scattare il bonus e non certo 1°)la sicurezza 2°)la fornitura di un servizio dignitoso ai propri clienti”.