Tari, a Cremona il costo pro capite più basso, ma stangata sugli esercenti
La Tari a Cremona è una delle più basse in Lombardia. A dirlo è il report dell’Osservatori tasse locali di Confcommercio, secondo cui in città si pagano mediamente 142 euro pro capite, che è il minor valore rilevato in Lombardia, decisamente inferiore alla media regionale (198,57) e nazionale (223,96). Seguono Bergamo (150), Brescia (156,7), Monza (157,6), Como (158,8), Lecco (165,8) Pavia (180,4), Varese (182,2), Mantova (210,6) e Milano (220,7).
Tuttavia non è tutt’oro ciò che luccica: entrando nel dettaglio delle tariffe delle singole categorie produttive, emergono cifre decisamente alte per alcuni comparti, specie quello degli esercenti. A pagare di più il settore che comprende ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, mense, pub e birrerie, che pagano 23,60 euro al metro quadro, la quarta cifra più alta della Regione. Stessa cosa vale per ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio, che pagano 27,66 euro al metro quadro. E’ invece il quinto prezzo più alto quello che pagano bar, caffè e pasticcerie, con 15,41 euro al metro quadro.
Al contrario i supermercati sono tra quelli che in Regione pagano meno i rifiuti, con 6,76 euro al metro quadro, appena prima di Sondrio. Costi bassi anche per: campeggi, distributori, inpianti sportivi e autolavaggio (2,15); piscine (1,56); discoteche (4,68); alberghi con ristorante (4,02); alberghi senza ristorante (2,65); negozi di abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria, ferramenta e altri beni durevoli (3,45); edicola, farmacia, tabaccaio (4,41).
Laura Bosio