Mattia ha sostenuto la maturità: dedica a chi lo ha sostenuto durante la malattia
Foto e riprese: Francesco Sessa
Si è svolto nella mattinata di venerdì l’esame di maturità per Mattia Guarneri, il 18enne cremonese sopravvissuto alla terapia intensiva e diventato simbolo della lotta al Covid-19. Dopo il lungo ricovero, durante il quale venne intubato, Mattia ha studiato duramente per arrivare a superare l’esame di Stato e per rimettersi in pari con i compagni, e alla fine ce l’ha fatta, superando brillantemente il suo esame presso l’Istituto di Istruzione Superiore Torriani di Cremona.
Il giovane ha esposto il suo elaborato con voce fluida e tono disinvolto di fronte ai sette membri della commissione d’esame. È partito dall’elettrotecnica, illustrando le caratteristiche del motore asincrono, quindi è passato all’italiano, con una riflessione su Giuseppe Ungaretti, “un poeta in cui mi identifico – ha affermato – perché ha saputo reagire alle disavventure e alle disgrazie della vita senza mai perdere la speranza”.
Ha citato i celebri versi di ‘Soldati’, quindi ha detto: “Io mi sento come il lupo di mare di ‘Allegria di naufragi’, che ritorna alla vita come un superstite”. Mattia, poi, ha ripercorso alcuni episodi della Prima Guerra Mondiale, concludendo il capitolo storico in lingua inglese, prima di raccontare il proprio percorso per le competenze trasversali e per l’orientamento: “Ho vissuto un periodo importante all’interno di un’azienda specializzata nella vendita di materiale elettrico, muovendomi sia in magazzino che al banco. Ora, però, il mio desiderio è quello di lavorare come impiantista”.
In chiusura, per la sezione dedicata a Cittadinanza e Costituzione, Mattia si è concentrato sull’emergenza Coronavirus, affrontando anche la propria esperienza personale: “Potrebbe sembrare strano, ma oggi riesco a vedere i risvolti positivi della malattia – ha dichiarato -. Quello che ho vissuto ha rafforzato i miei valori e mi ha aiutato a riscoprire il significato di cose che avevo sempre dato per scontate. Senza poter essere fisicamente vicino ai miei familiari, in ospedale mi sono affidato agli infermieri, che mi hanno restituito un affetto enorme”.
Il 18enne è stato festeggiato da mamma Ombretta, dai nonni, dal dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale Fabio Molinari e da un gruppo di amici, che lo hanno atteso al cancello dell’istituto. Gli esiti del suo esame verranno resi noti a giorni.