Morricone: da Novecento a Mina al Toson d'oro, i legami con la nostra provincia
Per parlare di Ennio Morricone e dei suoi rapporti con la nostra provincia non si può non partire da “Romanzo”, una delle narrazioni in musica meglio riuscite della storia del cinema. Certo di colonne sonore da Oscar, veri e propri capolavori su pentagramma, Morricone – scomparso poche ore fa a Roma all’età di 91 anni – ne ha sfornate parecchie in una carriera ineguagliabile, nonostante la statuetta più ambita fosse poi arrivata “soltanto” (si fa per dire) come premio alla carriera, per mendare a parecchie ingiustizie dell’Academy. Ma “Romanzo”, che accompagnava il kolossal delle nostre campagne “Novecento” a firma Bernardo Bertolucci, si collega a casa nostra, ai set del territorio parmense e anche casalasco.
Tezzoglio, frazione di Bozzolo, Voltido, San Giovanni in Croce e Rivarolo del Re come sede del ritrovo, presso Villa Longari Ponzone, dei grandissimi artisti che presero parte a “Novecento”: Burt Lancaster, Donald Sutherland, Robert DeNiro, Gerard Depardieu, solo per citarne alcuni. Era il 1976, Morricone griffava in quegli anni racconti musicali per alcune delle migliori produzioni di sempre del cinema italiano e americano. L’epopea western con Sergio Leone, “Nuovo Cinema Paradiso”, “Mission”, fino al 2015 con “The Hateful Eight” di Quentin Tarantino. Colonne sonore che abbiamo canticchiato o fischiettato, spesso magari riprendendo quei suoni particolarissimi ricavati all’interno delle leggende western. Musiche che in certi casi ricordiamo più dei film stessi. Morricone però ha scritto pure musica leggera, musica pop, regalando alla nostra Mina le note immortali di “Se telefonando” con il testo di Maurizio Costanzo. Lui scrisse quella musica, dopo avere arrangiato altri successi come “Il mondo” di Jimmy Fontana, “Abbronzatissima” di Edoardo Vianello e “Sapore di sale” di Gino Paoli.
Ma alla nostra provincia – pur non avendo mai tenuto un concerto a Cremona – Ennio Morricone è legato anche da un premio, il Toson d’oro Vespasiano Gonzaga, assegnato l’8 ottobre del 2016 nella sua casa romana, unico dei premi istituiti dal Rotary Casalmaggiore-Viadana Sabbioneta in albo d’oro ad essere consegnato a domicilio, per venire incontro al Maestro, che si commosse dinnanzi a quel riconoscimento.
Uno dei tanti, probabilmente, tra cui come detto un premio Oscar alla Carriera. Ma un premio ricevuto con sincera devozione, come si conviene ai grandi artisti che apprezzano ogni gesto, quando è sincero.
Non va dimenticata, infine, la recente esibizione di Lena Yokoyama sul tetto del Torrazzo: la violinista suonò il tema principale di “Mission”, sempre di Morricone. Insomma, c’è anche Cremona – da Mina a “Novecento” al Toson d’oro – nel grande romanzo di un Maestro che mancherà molto alla cultura italiana e mondiale.
Giovanni Gardani
Videoservizio Gardani