'Storia, etica e ricerca': presentata l'offerta formativa del Distretto della Liuteria
E’ stata presentata questa mattina, martedì 21 luglio, presso il Museo del Violino l’offerta formativa 2020 del Distretto Culturale della Liuteria, dal titolo suggestivo ‘Storia, etica, ricerca’. “Crediamo – spiegano dal Distretto – nel valore della ricerca e nella ricchezza della condivisione; ecco perché operiamo a fianco di istituzioni e liutai per mantenere viva la ricerca della qualità e per tutelare il saper fare tradizionale, elemento culturale Unesco e quindi patrimonio mondiale dell’umanità”.
Giunti alla terza edizione, gli appuntamenti di quest’anno si sviluppano intorno a quattro temi principali: materia, suono, storia ed etica. Gli organizzatori evidenziano: “Studiare, approfondire, scoprire e mettere in circolo le conoscenze per perfezionare il sapere e diffondere cultura sono il cuore dell’attività del Distretto della liuteria”. “Per questo – aggiungono – ogni anno, in momenti di approfondimento e perfezionamento condividiamo con i liutai i risultati delle indagini condotte dai laboratori dell’Università di Pavia e del Politecnico di Milano su suono e materia, per permettere a chi porta avanti e rinnova l’antica arte di costruire violini di avvicinare strumenti antichi con occhi sempre nuovi, affinché siano fonte di ispirazioni tecniche e suggestioni empatiche. E non lo facciamo da soli, ma grazie al sostegno di Unesco, Mibact e Regione Lombardia che ne riconoscono il valore”.
L’offerta formativa parta dalla preparazione dei materiali usati in liuteria con una particolare attenzione durante quest’anno ai resinati con un’attenzione speciale per il ‘caso Michelman’ (con Pavia) e il modello Young ed altri parametri meccanici con Milano. Non mancheranno i momenti di studio dedicati alla storia, i risultati di progetti di ricerca e due momenti di riflessione sulle procedure da attivare a tutela del patrimonio culturale vivente. I filoni lungo cui si sviluppano gli incontri dedicati alla storia della liuteriasono due: gli strumenti barocchi e quelli realizzati sul finire del Sette e l’inizio dell’Ottocento. Chiudono il percorso due momenti definiti “di grande impatto non solo sul presente, ma anche (e soprattutto) sul futuro della liuteria”: le riflessioni sul piano di salvaguardia Unesco e sulle indicazioni geografiche per la liuteria.