Cronaca

Autostrada Cremona-Mantova, Regione stanzia i primi fondi: costerà oltre 1 miliardo

Sono state accontonate le prime risorse per la Cremona-Mantova. Regione Lombardia, nell’ambito del cosiddetto ‘Piano Marshall’, ha infatti destinato ad Aria, la centrale acquisti di Regione, poco meno di 110milioni di euro (109.800.000 euro) proprio con questa causale. Essendo inserita in uno degli allegati alla Delibera di Giunta (deliberazione numero XI/3531, ndr), questo significa che il finanziamento vero e proprio ancora non c’è, ma per la prima volta dei fondi sono stati in qualche modo vincolati all’opera. Anche perché non è previsto alcun cronoprogramma e questi 110milioni non hanno alcun vincolo in termini temporali, però in questa maniera escono dal Bilancio Regionale venendo ‘parcheggiati’ ad Aria in attesa di ulteriori sviluppi. In termini pratici significa che le risorse non possono essere spostate su altro, per cui un primo punto viene messo. Il prossimo passo sarà quello di attendere la presentazione del progetto da parte del concessionario, previsto per fine agosto-inizio settembre, per un’opera il cui costo preventivato da Palazzo Lombardia supera il miliardo di euro (1.083.000.000 euro).

“Dopo tanti anni di promesse mancate – commenta il consigliere regionale Pd Matteo Piloni – oggi abbiamo un primo atto concreto che il territorio aspettava da tempo: l’impegno da parte di Regione di mettere da parte 110 milioni di euro per la realizzazione dell’autostrada Cremona-Mantova. Certo si tratta di una formalità, di uno spostamento di risorse, ma è un primo passo importante”. Il collega del Movimento 5 stelle Marco Degli Angeli sottolinea: “Prendiamo atto di questo primo atto concreto, sappiamo che la scelta di puntare su questa opera da parte di Regione risale agli anni 2000, ma non sappiamo ancora né come sarà il progetto né le tempistiche. Ricordo che il primo piano presentato dal concessionario era stato ritenuto non sostenibile dalla stessa Regione, se non a fronte di pedaggi insostenibili per gli utenti. Riteniamo, in ogni caso, che la soluzione migliore da percorrere sarebbe stata la riqualificazione della SS10, sia dal punto di vista economico-finanziario che da quello del consumo di suolo e del rispetto delle aziende agricole, oltre che degli utenti che non avrebbero avuto un pedaggio da pagare”.

 

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