Cronaca

Morti indirette della pandemia, oltre 10mila in Lombardia. Lo studio

Nei primi quattro mesi dell’anno la Lombardia ha registrato 24.000 decessi in più rispetto alla norma, un record in Italia, ma solo per 14.000 morti è stato ufficialmente riconosciuto il legame con Covid-19: i restanti 10.000 potrebbe essere vittime di altre malattie non adeguatamente curate dal sistema sanitario in difficoltà, ma anche morti di Covid non diagnosticati a causa dei mancati test. Lo sostiene uno studio pubblicato su Plos One da un gruppo dell’University College e dell’Imperial College di Londra che conta diversi ricercatori italiani. “Calcolare l’eccesso di mortalità è importante perché ci dice quante persone in più rispetto all’atteso sono decedute in un dato periodo”, spiega Gianluca Baio, docente di statistica all’University College. “Questo dato ci dà le dimensioni della tragedia, andando oltre le morti confermate per Covid-19 e includendo i decessi che sono stati il risultato indiretto della pandemia. Queste sono morti che, con una migliore organizzazione sanitaria, potevano essere potenzialmente evitate”. “Il nostro studio non può spiegare perché in Lombardia si è avuto un simile picco di morti apparentemente non legate a Covid-19. In ogni caso – precisa Marta Blangiardo dell’Imperial College di Londra – la pandemia ha avuto un effetto travolgente sul sistema sanitario regionale, per cui il ridotto o ritardato accesso alle cure potrebbe essere un fattore”.

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