Cronaca

Covid, in ospedale sospetti casi di variante inglese. Pan: 'Attendiamo terza ondata'

I primi casi della variante inglese del virus Covid-19 potrebbero essere approdate anche a Cremona. Lo spiega il direttore dell’unità operativa di Malattie Infettive di Cremona, Angelo Pan, che in questi giorni è impegnato a monitorare l’andamento della pandemia: “Ci sono alcune persone tornate dall’Inghilterra e che sono positive al Covid, che sospettiamo possano avere contratto la variante inglese, che è più contagiosa. Siamo in attesa di risultati. Più in generale abbiamo notato un incremento dei casi, ci fa pensare che possa essere in arrivo la terza ondata pandemica” spiega il medico.

Le festività natalizie e la maggior circolazione di persone che queste hanno comportato, portano come naturale conseguenza proprio il rischio di una nuova crescita: “Il virus circola in base ai contatti tra persone, e se questi aumentano, come naturale durante le feste, anche i casi crescono. Anche l’Rt l’altro giorno era salito notevolmente”.

L’andamento a ondate della pandemia, peraltro, “era una delle opzioni ipotizzate già da marzo, ed è quello che ci attende finché non ci sarà una sufficiente percentuale di popolazione vaccinata” continua il medico, ricordando che non è quindi il momento di abbassare la guardia.

“E’indispensaile che la gente mantenga le indicazioni che vengono ripeture ormai da mesi: distanziamento, mascherine e igienizzazione” prosegue Pan. “Perché la quantità di diffusione del virus dipende proprio dai comportamenti delle persone. Se passando davanti ai bar si trovano gruppi di persone assembrate, significa che molti non hanno ancora capito come funzionano i contagi”.

Una cosa è certa, secondo Pan: non ne usciremo presto: “Sicuramente il 2021 sarà un altro anno impegnativo, anche se l’incremento delle persone vaccinate sarà importante per avere un graduale miglioramento della situazione. E soprattutto grazie al fatto che verranno vaccinati in prima istanza i più anziani e fragili, speriamo in qualche mese di poter assitere a un calo dei ricoveri, in quanto la maggioranza delle persone che finiscono in ospedale sono over 60”.

Ma, sottolinea l’infettivologo, ci vuole tempo. Anche perché “la variante inglese è solo una delle tante che potrebbero presentarsi. Quindi è fondamentale non calare l’attenzione e continuare a seguire le prescrizioni. Ormai la strada è tracciata: bisogna seguirla e avere pazienza”.

Laura Bosio

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