Cronaca

'Sono tua nipote, ho il Covid e ho bisogno di soldi'. Raffica di truffe. Minacce agli anziani

“Sono in ospedale per il Covid, ho bisogno di soldi”: la telefonata, da parte di qualcuno con la voce rotta dal pianto, inizia più o meno così. Sembra l’inizio di un dramma familiare, invece è un tentativo di truffa che in queste ore sta colpendo numerosi cittadini, per lo più anziani.

Molte sono le chiamate segnalate sul gruppo Facebook Non Sei Cremonese da parte di figli e nipoti delle vittime, anche se fortunatamente nella maggior parte dei casi si è trattato di truffe non andate a segno.

Il modus operandi è sempre lo stesso: arriva la telefonata da parte di una persona in lacrime che si spaccia per un figlio o per un nipote e che racconta di essere in ospedale e di aver necessità di soldi per curarsi. Un raggiro particolarmente odioso, in quando colpisce le persone nel lato più sensibile, quello dei sentimenti nei confronti dei propri familiari.

“Oggi mia mamma, di 81 anni, ha ricevuto una telefonata di qualcuno che le comunicava che la nipote era grave in ospedale e che occorreva del denaro per curarla”, racconta Daniela. “Hanno chiamato anche mia nonna”, le fa eco Federica. “E’ successo per ben due volte. Qualcuno al telefono si è spacciato per la nipote dicendole che aveva bisogno di denaro per curarsi. Mia nonna, però, ha capito che non era la voce di sua nipote e non è caduta nella trappola. Meno male che non è successo nulla, ma è rimasta molto scossa”.

“Anche i miei genitori hanno ricevuto una chiamata”, spiega Sonia. “Era la voce di una ragazza in lacrime che si spacciava per me e che diceva di essere ricoverata in ospedale per il Covid”. Evidentemente i truffatori speravano di riuscire a camuffare la voce dei familiari sostenendo di indossare la mascherina. L’obiettivo era quello di puntare sull’emotività”.

“E’ successo stamattina a mia nonna di 90 anni”, racconta Federica. “Questa falsa nipote le ha chiesto quanti soldi aveva in casa perchè doveva curarsi. Mia nonna, però, ha capito che non era la voce di sua nipote e quando l’ha fatto presente, hanno interrotto la comunicazione. Hanno poi richiamato una seconda volta minacciandola di non dir nulla a nessuno”.

I tentativi di truffa sono stati segnalati sia ai carabinieri che alla polizia. In tanti hanno già formalizzato la denuncia.

Laura Bosio – Sara Pizzorni

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