Cronaca

Vaccinazioni over 80, ultimi giorni in ospedale: 'Sesto piano, non c'erano alternative'

Il corridoio della week surgery dove si effettuano le vaccinazioni, al sesto piano dell'ospedale, oggi alle 12. A destra, le operatrici del Cup allestito nello stesso reparto, per la prenotazione della seconda dose

Con questa settimana si chiude il periodo delle vaccinazioni al sesto piano dell’ospedale di Cremona, dove stanno proseguendo senza sosta le somministrazioni agli anziani over80 e alle categorie professionali considerate prioritarie (farmacisti, forze dell’ordine, ecc) prima del trasferimento preso la Fiera dove sta iniziando l’allestimento della sala Ponchielli del padiglione 1.

Una soluzione non ottimale, quella a cui si sono dovuti adattare gli anziani che hanno aderito alla campagna, ma una scelta obbligata, come ci spiega la dottoressa Antonella Laiolo, a capo dell’unità vaccinale dell’Asst.  “Non era l’ideale, ce ne rendiamo conto, ma sapevamo che sarebbe stata una soluzione temporanea. Non avevamo l’alternativa di poter disporre di uno spazio altrettanto funzionale. L’allestimento in Fiera ha richiesto uno sforzo organizzativo e di preparazione notevole – non solo mio ma di tutte le persone coinvolte – credo che quando lo si vedrà concluso, si potrà comprenderne la complessità”

Nella week surgery del sesto piano, d’altra parte, si erano già svolte le vaccinazioni della prima fase, quella riservata ai sanitari, c’erano già le attrezzature necessarie e l’ospedale ha optato per questa soluzione per poter accelerare il più possibile le somministrazioni  agli over 80.

Le  persone da vaccinare, quasi tutte accompagnate da un famigliare, vengono accolte dai volontari di Siamo Noi e da assistenti sanitarie, anche tirocinanti, che distribuiscono il questionario per l’anamnesi e il consenso informato. Nel frattempo i  4 – 5 medici del turno forniscono le informazioni necessarie, come avviene per qualunque vaccinazione, quindi la persona viene indirizzata verso le salette per l’iniezione, in fondo al corridoio, dove tutto si svolge molto velocemente. Infine, 15 minuti di attesa  e ultimo passaggio nel Cup allestito al centro del corridoio per fissare l’appuntamento per la seconda dose, dopo tre settimane. 250 al giorno le persone vaccinate in media a Cremona, altre 100 all’Oglio Po di Casalmaggiore. E finora, nessuna reazione avversa significativa.

“Le persone che abbiamo visto in questi giorni, gli over 80, sono le più brave e le più consapevoli dell’importanza di vaccinarsi”, spiega ancora Laiolo. “Sono ordinate, collaboranti, fanno tutto il loro percorso, soddisfatte di essere state inserite tra le categorie prioritarie.  Sono più consapevoli dell’importanza della vaccinazione perchè hanno vissuto in anni in cui hanno potuto vedere l’evoluzione dei vaccini, hanno potuto raffrontare il ‘prima’ e il ‘dopo’ rendendosi coì conto del potenziale protettivo”.

Giuliana Biagi

 

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