Cronaca

In via Sacchi parcheggi out
da mesi per le transenne

Dalla caduta dei calcinacci dal cornicione dell’edificio di via Ettore Sacchi, sede delle associazioni dell’Srma e del Museo storico dei volontari di guerra, sono passati ormai mesi. Le transenne all’epoca collocate dagli agenti della Polizia Locale, che erano intervenuti in supporto ai Vigili del Fuoco, restano posizionate, così come i cartelli che vietano la sosta lungo tutti gli stalli gialli riservati ai residenti della zona.

Una quindicina i parcheggi che sono venuti a mancare, quindi, ormai da tempo, in una via nevralgica per i residenti del comparto piazza Marconi, via Tibaldi, via Belfuso e la stessa via Sacchi, che ben conoscono le difficoltà di dover lasciare l’auto soprattutto la sera o nel fine settimana.

Il problema tuttavia non è solo dei residenti. Il divieto di sosta ha tolto anche il carico scarico, gli stalli liberi a disco orario e il parcheggio disabili che c’è a metà della via. Situazione, spiegano dal comando dei vigili di piazza Libertà, che non vedrà a breve una soluzione, perché l’edificio pericolante è del demanio militare. Tradotto, vuol dire che i tempi per la sistemazione si allungano decisamente. Inutili finora le sollecitazioni da parte della Polizia Locale, a cui pure non compete la risoluzione del problema.

Nel corso dei mesi diverse volte le transenne sono state spostate lungo il marciapiede, nel tentativo di parcheggiare ugualmente, specie la sera, senza creare creare problemi per la circolazione. Ma anche in quel caso i vigili sono dovuti intervenire per rimetterle al loro posto.

Se è vero che ora con i cremonesi in vacanza la situazione parcheggi è sotto controllo, al rientro dalle vacanze con la ripresa delle scuole e delle attività lavorative tornerà a porsi il problema, che chiede a questo punto una volta per tutte una soluzione. Del resto che quello dei parcheggi per i residenti sia un tema caldo lo si era già capito anche dal caso di via san martino, laterale di corso garibaldi, dove sono spuntati addirittura dei biglietti minacciosi sui cruscotti delle auto in sosta.

Michela Cotelli

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