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M5S, scoppia caso Puglia: “Tour Conte solo col Pd, noi sudditi Partito Bibbiano”

(Adnkronos) – A poco più di una settimana dal voto amministrativo scoppia un caso Puglia all’interno del Movimento 5 Stelle. In una chat interna, che l’Adnkronos ha potuto visionare, soffia forte il malcontento di alcuni eletti (nazionali e locali) contro i vertici del M5S: al centro delle critiche, l’organizzazione del tour di Giuseppe Conte in Puglia – Regione, tra l’altro, di cui l’ex premier è originario. Il succo delle lamentele è: il leader fa campagna elettorale nei Comuni dove il M5S si presenta col Pd, ma non mette la faccia in quelli in cui il Movimento corre da solo. E c’è chi rispolvera il velenoso epiteto “partito di Bibbiano” per attaccare i dem. 

Sotto accusa soprattutto la ‘regia’ dietro l’organizzazione del tour che sta toccando tante città al voto in tutta Italia. Nel mirino, in particolare, il vicepresidente Mario Turco, accusato, tra le altre cose, di non dare alcuna risposta alle rimostranze dei pugliesi. Tra i commenti più piccati, quelli del senatore Gianmauro Dell’Olio e della deputata Angela Masi. Il sospetto, che corre in chat e rimbalza tra parlamentari e consiglieri, è che sia una sorta di atteggiamento ‘punitivo’ rispetto a chi ha il coraggio di correre da solo. Pur di “non scalfire il rapporto col Pd, trascuriamo i nostri candidati”, la lamentale di molti. Che si sfogano in chat perché nelle tappe pugliesi sarebbero state escluse Barletta e Santeramo, in particolare quest’ultimo Comune al voto, dove l’amministrazione uscente è grillina. 

E così, in una calda giornata di inizio giugno, parte lo sfogatoio pugliese su Whatsapp. Ad accendere la miccia è Dell’Olio, il quale si dice “incazzato nero” perché “alla fine” su 11 Comuni al voto, Conte “non andrà solo a Barletta”, dove il M5S si presenta da solo, ma soprattutto “non andrà a Santeramo” dove l’attuale sindaco e la maggioranza, attacca il senatore pentastellato, si sono fatti “il fondoschiena” in questi anni. In quest’ultimo Comune, fa presente ancora Dell’Olio, “ora è candidata la nostra vicesindaca con la lista M5S e una lista civica in cui ci sono persone che si erano allontanate dal M5S e ora si sono fidate del nuovo corso di Giuseppe…”. 

Poi l’affondo: Conte andrà in tutti i Comuni in cui siamo candidati con il Pd, inclusi quelli in cui “il M5S è praticamente inesistente” ma “non va a sostenere chi per il Movimento si è dato da fare in questi anni”. Il consigliere comunale di Crispiano Piero Liuzzi si chiede: “Ma quando finirà questa sudditanza nei confronti del partito di Bibbiano?”. E a chi gli suggerisce di rivolgersi a Mario Turco, vicepresidente del M5S e plenipotenziario di Conte in Puglia, Liuzzi risponde tranchant: “Turco risponde e ti chiama solo se ha bisogno del tuo voto”.  

La deputata Angela Masi non si dà pace: è “allucinante” che non si vada a Santeramo, “evidentemente – scrive – si è figli di un dio minore”. La parlamentare spiega di aver contattato più volte sia Riccardo Ricciardi, uno dei cinque ‘vice’ di Conte, sia lo stesso ex premier, senza però ottenere una risposta. Nella conversazione qualcuno chiede lumi a Leonardo Donno, deputato di Galatina e fedelissimo del leader pentastellato, il quale assicura che per Santeramo “si lavora per trovare una soluzione”. Soluzione che alla fine, faticosamente, arriva: “Conte sarà anche a Santeramo”, fanno sapere all’Adnkronos fonti parlamentari pugliesi del Movimento. Una ‘magra’ consolazione, in vista dello showdown che porterà al voto del 12 giugno: data ‘spartiacque’ per il futuro del Movimento 5 Stelle, che guarda con apprensione anche all’appuntamento in Tribunale del 7 giugno, quando a Napoli si discuterà il nuovo ricorso degli attivisti contro lo statuto e la leadership di Conte. 

(di Antonio Atte e Ileana Sciarra) 

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