Il giudice di pace toglie la multa
"Quell'autovelox non è omologato"

Per il giudice di pace Daniela Badini, l’autovelox installato sulla provinciale nel Comune di Casalbuttano ed Uniti “non è omologato”. Il magistrato ha quindi accolto il ricorso di un automobilista di 83 anni residente nel Biellese, e gli ha tolto la multa che la polizia locale gli aveva comminato il 21 luglio di un anno fa. Il conducente, difeso dall’avvocato Mario Gatto, presidente di Globoconsumatori Alessandria, viaggiava a 145 chilometri all’ora invece che ai 90 consentiti.
“Il Velocar utilizzato per l’accertamento”, scrive il giudice nella motivazione della sentenza, “sarebbe stato omologato con decreto del ministero dei Trasporti prot. n. 56214 dell’8 luglio 2008 con estensione sino al 2021”. Il Comune aveva sostenuto “la sostanziale equivalenza, quanto agli effetti, delle procedure di omologazione e approvazione con conseguente regolarità dell’accertamento”. Ma omologazione e approvazione mediante determine dirigenziali “non si equivalgono”. L’omologazione è di competenza del Mise, non del ministero dei Trasporti.
Le apparecchiature di controllo della velocità, come ha ribadito il giudice di pace, devono essere sottoposte ad omologazione. Lo stabilisce l’articolo 142, comma 6 del Codice della Strada: “Per la determinazione dell’osservanza dei limiti di velocità sono considerate fonti di prova le risultanze di apparecchiature debitamente omologate anche per il calcolo della velocità media. Il Velocar in questione viola tale norma, essendo privo di omologazione, in quanto l’asserita omologazione promana da un ministero incompetente. Anche la Suprema Corte ha ribadito che spetta all’amministrazione la prova positiva dell’iniziale omologazione e della periodica taratura dello strumento, attraverso apposite certificazioni di omologazione e conformità, non potendo essere provata con altri mezzi di attestazione o dimostrazione del loro corretto funzionamento”.
Sara Pizzorni