Cronaca

Nuova emodinamica in ospedale:
angiografo di ultima generazione

Presentato questo pomeriggio in ospedale il nuovo angiografo multifunzione di ultimissima generazione donato alla Cardiologia cremonese dall’associazione Uniti per la Provincia di Cremona. L’apparecchiatura è già in funzione ed è collocata nella nuova sala di emodinamica allestita, afferma l’azienda ospedaliera, “secondo i migliori criteri di sicurezza e comfort per pazienti e operatori”.

Alla presentazione hanno partecipato Giuseppe Rossi (Direttore Generale), Paolo Mirko Signoroni, Giovanni Bozzini e Alberto Griffini (rispettivamente Presidente, Segretario e Tesoriere di Uniti per la provincia di Cremona), Salvatore Mannino (Direttore generale ATS Val Padana), Fabio Malberti (Direttore Dipartimento Medico), Enrico Storti (Direttore Dipartimento Emergenza), Gianbattista Danzi (Direttore UO Cardiologia ospedale di Cremona) con i collaboratori (medici e infermieri), Giuseppe Di Tano (Direttore UO Cardiologia Oglio Po), Alberto Silla (Direttore DAPS), Pietro Mortsabilini (Dirigente professioni sanitarie), Scilla Pagni (Responsabile Area Dipartimentale), Manfredini Mauro (Direttore Ufficio Tecnico), Roberto Guaschi (Geometra Ufficio Tecnico) e Marco Cavecchi (Ingegneria clinica).
Dopo il taglio del nastro e lo svelamento della targa, Don Riccardo Vespertini (Cappellania Ospedale di Cremona) ha elargito la benedizione alla nuova sala di emodinamica che – dallo scorso maggio – viene utilizzata per gestire procedure sanitarie ordinarie e d’urgenza.

«La sala di emodinamica completamente rinnovata e l’angiografo multifunzione per l’Asst di Cremona rappresentano una grande opportunità di crescita – ha affermato Giuseppe Rossi (Direttore generale Asst di Cremona). L’apparecchiatura – che risponde ai bisogni di un bacino di utenza allargato al territorio – consente di effettuare un’ampia gamma di procedure salvavita e non solo in ambito cardiologico.
I pazienti, spesso, richiedono un approccio e un trattamento multidisciplinare che implica l’interazione delle diverse branche della medicina e il confronto continuo fra specialisti. Per questo dobbiamo abituarci ad uscire dall’idea dei singoli reparti e aprirci alla possibilità di aree di azione interdipendenti in cui competenze, flessibilità e tecnologia giocheranno un ruolo evolutivo determinante, anche e soprattutto in prospettiva del nuovo ospedale. In tal senso, l’emodinamica di Cremona, oggi, può essere considerata a tutti gli effetti esempio.

La nostra immensa gratitudine – ha concluso Rossi – va ad Uniti per la provincia di Cremona, un’associazione unica, che ha saputo agire concretamente e interpretare con lungimiranza i bisogni della città e del territorio in un’epoca difficile. Grazie ai cremonesi che non mancano occasione per dimostrare la loro grande generosità».

«Il nuovo angiografo donato da Uniti per la Provincia di Cremona all’Asst di Cremona rappresenta un ulteriore intervento che l’Associazione ha portato a compimento a beneficio di tutta la comunità provinciale», ha commentato il Presidente Paolo Mirko Signoroni. «Grazie alla solidarietà e generosità di tanti cittadini siamo riusciti a portare a compimento progetti anche dopo il culmine della pandemia; in particolar modo, un profondo ringraziamento è rivolto alla comunità locale, a tutto il Cda dell’Associazione ed al segretario generale Giovanni Bozzini».

«L’angiografo è uno strumento utilizzato sia in ambito diagnostico sia per finalità terapeutica», spiega Gian Battista Danzi (Direttore UO Cardiologia Ospedale di Cremona). «È dotato di un detettore (flat panel) più grande rispetto a quelli correntemente usati in emodinamica, che consente di estendere il campo di attività all’ interventistica vascolare periferica e cerebrale. Oltre alle ordinarie procedure di emodinamica – come coronarografie, angioplastiche, valvuloplastiche ecc. – potrà essere utilizzato anche dai colleghi radiologi interventisti o neuroradiologi qualora ne avessero la necessità».

La nuova sala di emodinamica sostituisce quella impiegata in precedenza (che sarà dedicata all’Elettrofisiologia) e consentirà di effettuare circa 1100 procedure all’anno, sia in regime ordinario che in emergenza. Come spiega Danzi, «permetterà di trattare ogni tipo di patologia senza limitazioni di distretto vascolare (non solo cuore) come ad esempio le patologie arteriose degli arti inferiori (piede diabetico), o intervenire in caso di problematiche cerebro-vascolari (Ictus)».

L’associazione è nata nel 2020 per aiutare e sostenere il territorio cremonese, tra i primi colpiti duramente dalla pandemia. Fondata su impulso delle associazioni di categoria provinciali e della fondazione Arvedi Buschini, negli ultimi due anni ha raccolto oltre 6mila donazioni da cittadini, enti pubblici e privati, per un totale di 4 milioni di euro. I fondi sono stati destinati agli ospedali del territorio, alla medicina territoriale e alla comunità cremonese.
Dal 2020 ad oggi, l’Ospedale di Cremona ha ricevuto una somma complessiva pari a 960.974,83 euro, investiti per l’acquisto di strumenti diagnostici, kit di emergenza, respiratori, letti elettrici e di terapia intensiva. Tra le ultime donazioni ricevute rientra la TAC destinata al presidio ospedaliero Oglio Po e l’angiografo appena consegnato al reparto di Cardiologia dell’Ospedale di Cremona.

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