Cronaca

Tribunale, carenza personale
Per un mese udienze ridotte

E’ iniziato oggi il periodo indicato dal presidente del tribunale Anna di Martino che si è vista costretta a ridurre le udienze a causa della mancanza di personale amministrativo. Un problema cronico, per il palazzo di giustizia cittadino, che ora richiede di tirare un freno, anche in seguito all’ultima ispezione ministeriale che aveva riscontrato “plurime criticità inerenti tutte le cancellerie dell’ufficio, in particolare quella del dibattimento penale, oggetto di specifiche prescrizioni da sanare con tempistica stringente”.

E così da oggi fino al 12 novembre le udienze sono ridotte: si terranno solo quelle con i detenuti, le direttissime, le udienze collegiali, le monocratiche filtro, nelle quali si fissa la data di inizio dei processi, e le monocratiche di particolare urgenza e indifferibilità.

Nel decreto, il presidente scrive di un “limitato numero degli addetti alla cancelleria del dibattimento” (un cancelliere, due assistenti, un operatore e un ausiliario) e della necessità di disporre l’applicazione di personale al giudice di pace di Cremona, privo dall’aprile del 2019 del funzionario, “per consentire all’ufficio l’emissione dei mandati di pagamento per le liquidazioni del gratuito patrocinio agli avvocati, a fronte delle attività che fanno capo a sei magistrati (cinque giudici più il presidente di sezione)”.

L’aiuto alla cancelleria dei nuovi funzionari, “destinati in numero di quattro su otto finora assegnati all’ufficio”, non è sufficiente ad “assicurare i necessari adempimenti per rimediare, quanto meno in parte, alle plurime criticità evidenziate dagli ispettori, dovendo al contempo garantire il regolare andamento delle attività di stretta giurisdizione penale, come le udienze collegiali, le monocratiche, le udienze di riesame e gli incidenti di esecuzione che notoriamente necessitano di assistenza del personale amministrativo”.

Sara Pizzorni

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