Anche Fratelli d'Italia contro
le modifiche a sosta e viabilità
Fuoco di fila sull’amministrazione comunale dopo l’annuncio delle prime misure sul fronte della riduzione delle auto in centro. Dopo Ceraso, Malvezzi, Nolli (centrodestra e Mo5S), anche Fratelli d’Italia attacca le modifiche previste dal 1° gennaio, ora fortemente criticate anche dalle associazioni dei commercianti.
“Il piano della mobilità è stato presentato in Consiglio Comunale senza passare dall’apposita commissione”, affermano Marcello Ventura e Beppe Arena di FdI.
“Non si può definire un piano della mobilità, ma decisioni ideologiche spot che portano ad un unico risultato: bandire le auto totalmente dal centro penalizzando le attività a favore dei centri commerciali.
“Lo studio andrebbe fatto a 360 gradi ex novo, non inserendo improbabili correttivi sulla situazione attuale. La valutazione deve essere più ampia e non a partire dal 2023 indorando la pillola facendo credere che sarà passata la crisi.
Sostanzialmente si decide di aumentare le tariffe dei parcheggi, ridurre le gratuità in essere, rendere a pagamento il secondo permesso per famiglia, a meno che si possieda un’auto elettrica, ibrida o euro 6. Tutti gli altri si accomodino a parcheggiare in periferia”.
“Queste misure -aggiungono – sono state più volte ribadite sia dal Sindaco che dai suoi Consiglieri con vari comunicati anche dopo il Consiglio Comunale dove come sempre hanno tenuto un atteggiamento arrogante”.
“Analizzando meglio: ristoranti ed attività commerciali vengono penalizzate perdendo lavoro, le famiglie dei residenti devono cambiare il parco auto.
Considerando che questa manovra porta beneficio ad Aem solo per circa 10-15 mila euro l’anno, perché penalizzare con nuovi costi i cittadini?
Non parliamo di qualità dell’aria per giustificare questi cambiamenti. Cremona ormai è poco più di un paese e bandire le auto dal centro storico sarebbe una assurdità. Piuttosto andrebbe rimodulato l’accesso con analisi serie.
Abbiamo visto durante il lockdown che a macchine ferme, la qualità dell’aria e delle polveri non sono assolutamente migliorate.
In più se si guarda lo studio fatto su 108 capoluoghi dove Cremona risulta all’ultimo posto, ci si rende conto che la pessima qualità dell’aria non è dovuta solo ed esclusivamente al traffico auto, ma anche ad altri parametri.
Ora, giustamente, le categorie economiche sono sulle barricate e Fratelli d’Italia non può che essere dalla loro parte.
Questa decrescita ‘felice’ di Cremona che vuole il centrosinistra è inaccettabile e frutto di pura ideologia.
Oltre a tutto ciò è stato commissionato uno studio al Politecnico per analizzare il piano parcheggi dove lo scenario prefigura l’introduzione di nuovi stalli a pagamento, l’ampliamento della ZTL anche in Corso Vittorio Emanuele e Corso Garibaldi, l’eliminazione di tutti i parcheggi liberi in Viale Po e Via Ghinaglia, la chiusura di Piazza Lodi e Piazza Giovanni XXIII, e mi fermo qui nell’elencare per ora.
Perché come Fratelli d’Italia ci auguriamo che tutto venga riportato nella Commissione Istituzionale di competenza aperta ed alla presenza delle categorie economiche affinchè avvenga un confronto serio e costruttivo, considerando i pro ed i contro prima di adottare qualsiasi soluzione.
Ma si sa, questa amministrazione non ha il confronto nelle corde, al contrario informa quando ormai le decisioni sono prese, soprattutto se deve tassare e penalizzare i cittadini.
Come Fratelli d’Italia siamo pronti a mettere a disposizione del dibattito la nostra visione di città”.