Cronaca

Allarme daini, al via piano
di monitoraggio degli esemplari

L’emergenza daini sul territorio cremonese è stata oggetto di un incontro tra le Polizie Provinciali e gli Uffici regionali di Cremona e Brescia, e i vertici del Parco Oglio Nord, allo scopo di trovare una soluzione ad un problema che affligge anche la Bassa Bresciana. I grossi animali, specie alloctone, sono probabilmente ex capi da allevamento poi lasciati liberi, che nel tempo si sono riprodotti e stanno proliferando, provocando spesso incidenti stradali e diventando quindi un pericolo.

Proprio per questo, è emersa la necessità di effettuare un monitoraggio puntuale degli esemplari, cercando di conteggiarli e soprattutto di capire dove sono dislocati: finora le apparizioni sono state tutte a ridosso del parco Oglio Nord, da cui i grossi animali spesso si allontanano, avvicinandosi sempre più ai luoghi antropizzati, aumentando il rischio di incidenti. Si parla di circa un centinaio di esemplari che insistono nella zona interessata.

Le autorità si sono date un tempo di tre settimane, periodo che servirà alle rispettive polizie provinciali per fare un conteggio. Seguirà poi una nuova riunione, in cui dovrà essere stilato un piano d’azione per il controllo della specie, che probabilmente si concretizzerà nel prelievo dei singoli animali, che sebbene non siano cacciabili, possono essere contenuti e abbattuti a fronte di necessità legate alla sicurezza. Una scelta che ha subito messo in allarme gli ambientalisti: per il 19 novembre è infatti in programma una “Marcia per la vita degli animali”, organizzata dal Circolo Legambiente Valle dell’Oglio, per protestare contro i piani di contenimento di daini e cinghiali.

LaBos

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