Economia

A2A, crescita su tutti i fronti
nei primi 9 mesi dell'anno

La sede cremonese di A2A

Risultati decisamente positivi quelli che la multiutility A2A ha conseguito nei primi nove mesi dell’anno. I dati sono emersi nel pomeriggio di giovedì, quando si è riunito il Consiglio di Amministrazione che, sotto la Presidenza di Marco Patuano, ha esaminato e approvato l’Informativa trimestrale al 30 settembre 2022.

Il margine operativo lordo si attesta a 1.148 milioni di euro, in aumento del 20% rispetto ai primi nove mesi 2021: la contrazione di marginalità registrata nella Business Unit Mercato, in miglioramento rispetto ai trimestri precedenti, è stata più che compensata dai risultati delle Business Unit Generazione&Trading e Ambiente. Bene anche l’utile netto, a 461 milioni di euro, +17% rispetto ai primi nove mesi del 2021 (394 milioni di euro).

Crescono anche gli investimenti, pari a 802 milioni di euro, con un +25% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, grazie allo sviluppo di impianti per la produzione di energia green, per il recupero di energia e materia da rifiuti e per il potenziamento e l’efficientamento delle reti.

La Posizione Finanziaria Netta è già a 4.911 milioni di euro (4.113 milioni di euro al 31 dicembre 2021). Al netto delle variazioni di perimetro del periodo, pari a 472 milioni di euro, la PFN è quindi in crescita di 326 milioni di euro, dopo investimenti per 802 milioni di euro, pagamento di dividendi per 283 milioni di euro e incassi per cessione di alcuni asset immobiliari per 221 milioni di euro.

La multiutility cresce anche nell’ambito della transizione energetica, con l’acquisizione di SEA Energia, società che produce energia elettrica e termica, con l’obiettivo di favorire il processo di decarbonizzazione degli aeroporti di Milano Linate e Milano Malpensa.

Ma si lavora anche nella direzione della sostenibilità: 213 GWh di energia green, prodotte da fonti fotovoltaiche ed eoliche nei primi nove mesi del 2022 (+81% rispetto al medesimo periodo del 2021) e 5,3 TWh di energia verde venduta nei primi nove mesi del 2022 (+33% rispetto al medesimo periodo del 2021).

Prosegue l’impegno del Gruppo nella finanza sostenibile: nel corso del trimestre A2A ha fatto ricorso per la terza volta nel 2022 al mercato dei capitali in ottica di pre-funding, collocando con successo un prestito obbligazionario in formato Green Bond per 650 milioni di euro (portando la raccolta annuale a 1 miliardo e 750 milioni di euro, tutto in formato ESG).
A seguito di queste operazioni la quota di debito sostenibile sul totale del debito lordo di Gruppo al 30 settembre 2022 ha raggiunto il 60% (38% al 30 settembre 2021).

“Nei primi nove mesi del 2022 il Gruppo si è confermato solido nell’affrontare gli impatti derivanti dalla crisi energetica iniziata alla fine dello scorso anno e su cui ha pesato anche la minore produzione idroelettrica dovuta alla siccità. In una fase caratterizzata dalle incerte dinamiche dei mercati energetici e da elevata volatilità dei prezzi delle commodities, A2A ha gestito responsabilmente le sue attività valorizzando al meglio la diversificazione dei propri business” – commenta Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A – “Il momento complesso che stiamo attraversando e le pesanti ripercussioni su famiglie e imprese, stanno imponendo all’Italia l’attuazione di azioni concrete per aumentare il proprio livello di autonomia energetica. In questo contesto, il Gruppo ha continuato a dare il proprio contributo con investimenti, in crescita del 25% sul periodo, in infrastrutture nei settori chiave per favorire il processo di transizione ecologica del Paese”.

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