Cronaca

Per lei, minigonna vietata: "O ti
sfiguro con l'acido". Marito a giudizio

Picchiata con calci e pugni, minacciata, vessata. Sei anni da incubo, quelli vissuti da una donna marocchina residente nel cremonese, vittima degli eccessi d’ira e delle violenze del marito, rinviato a giudizio dal gup Elisa Mombelli con l’accusa di maltrattamenti. Il processo nei confronti di Alaeddine Mahboubi, marocchino di 34 anni, è fissato al prossimo 20 marzo. Secondo il capo di imputazione, le violenze, cominciate nel 2016 quando i due erano sposati, sarebbero tutt’ora in atto. Nei confronti dell’imputato non è stata emessa alcuna misura.

L’avvocato Bozuffi

Per la procura, l’uomo, oltre a picchiare la moglie in più occasioni con calci e pugni in varie parti del corpo, l’avrebbe minacciata più volte, anche con un coltello, dicendole ad esempio che le avrebbe fatto la fine della ragazza sfigurata con l’acido. Alla donna sarebbe stato anche impedito di indossare minigonne o altri abiti ritenuti dal marito non consoni. Nel 2016, durante una discussione, lui l’avrebbe colpita con un pugno alla mascella, mentre due anni dopo le avrebbe tolto la fede nuziale, buttandola in mare, per poi colpire la moglie con una serie di pugni al volto, facendole diventare nero l’occhio sinistro. Sempre nel 2018, ma questa volta in Marocco, durante una discussione in auto, l’imputato avrebbe aperto la portiera del mezzo in movimento, spingendo fuori la donna.

L’avvocato Curatti

Nel giugno del 2020 la coppia aveva smesso di convivere. Ma l’imputato avrebbe continuato a  minacciare la ex moglie. Lo avrebbe fatto anche non di persona, rivolgendosi ad un amico che non è mai stato identificato: il 17 giugno del 2021 la donna era stata fermata da uno sconosciuto che, brandendo un taglierino, le avrebbe detto, da parte dell’ex marito, di non andare dai carabinieri e di ritirare la denuncia. “Altrimenti sarai finita. Se non qua, in Marocco”.

In udienza preliminare, la vittima si è costituita parte civile con l’avvocato Simona Bozuffi, mentre l’imputato è assistito dall’avvocato Luca Curatti.

Sara Pizzorni 

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