Piano opere pubbliche, ancora
polemiche sul centro civico Maristella
Più risorse per la sicurezza antisismica nelle scuole cittadine. Nelle variazioni al piano delle opere pubbliche il vicesindaco Andrea Virgilio ha confermato l’arrivo del finanziamento per la palestra della scuola Trento e Trieste (327mila euro di contributo statale) ed è stato inserito un nuovo intervento per l’antisismica della palestra della scuola media Anna Frank, inizialmente esclusa dai lavori in corso sulla struttura scolastica. 1 milione e 735mila euro il costo del progetto, in attesa di finanziamento. Richiesto anche un finanziamento di 770mila euro per la messa in sicurezza del sottopasso di via Sesto sulla tangenziale, in zona Politecnico.
A far discutere maggioranza e minoranza ancora una volta sono stati 250mila euro arrivati per la rimozione dell’amianto dal centro civico Maristella; a questi il piano delle opere pubbliche aggiunge 150mila euro per la ricostruzione del centro civico, prevedibilmente un prefabbricato.
“Una cifra del tutto insufficiente per ridare al quartiere un centro civico”, è intervenuto Carlo Malvezzi (FI), “poco più che una bandierina. In quel quartiere manca un Comitato di cittadini, segno di una disaffezione e di una mancanza di collegamento tra l’amministrazione comunale e la comunità. Con chi vi siete rapportati per decidere questo intervento? Notiamo che in alcune località del territorio c’è un grande impegno e investimenti a differenza di quanto accade al Maristella”.
A spiegare le ragione dell’intervento è stato il vicesindaco Andrea Virgilio: “Il centro civico è un prefabbricato ormai datato, risalente agli anni ’50, pieno d’amianto. Quando abbiamo ricevuto conferma del contributo della regione, si è visto che la sola rimozione dell’amianto non sarebbe stata risolutiva per adeguare l’intero edificio, quindi abbiamo deciso di fare l’intervento in due step. Intanto i 150mila euro daranno al quartiere una prima risposta, poi se intercetteremo altri finanziamenti potremo favorire una struttura più consolidata”. Sull’argomento è intervenuto anche l’assessore ai Quartieri Luca Zanacchi, spiegando che se non esiste un Comitato di Quartiere non è per colpa dell’amministrazione comunale, ma della litigiosità pregressa dei suoi componenti (alle ultime elezioni non si era raggiunto il numero minimo di candidati). Ha poi spiegato che di fatto l’associazione sportiva che utilizzava la sala polivalente per attività di danza ha di fatto rinunciato e si è in attesa di perfezionare il subingresso di un’altra. L’altra realtà che frequenta il centro è quella degli anziani, attraverso un gruppo informale in diretto contatto con l’amministrazione: “Stiamo cercando di indirizzarlo per inserirli in un meccanismo associativo più strutturato, per potenziare le attività sul quartiere”, ha detto. gbiagi