“Latte, a tutto calcio”: allevatrici
Coldiretti incontrano gli alunni
“Latte, a tutto calcio!” è fra i temi de “Lo sviluppo sostenibile e l’educazione alimentare”, il progetto di educazione agroalimentare proposto da Coldiretti Cremona che sta appassionando gli alunni delle scuole primarie della provincia di Cremona. Realizzato in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Cremona, il progetto vede Coldiretti Donne Impresa e Giovani Impresa in prima linea nell’impegno di promuovere sani stili di vita coniugati alla sostenibilità ambientale.
Sei i percorsi proposti alle classi nell’edizione 2022-23: “Scalata della Piramide Alimentare” (che, accanto agli agricoltori, vede in prima linea il nutrizionista, così da approfondire le proprietà degli alimenti); “Latte a tutto calcio” (il percorso dedicato al latte, alimento genuino e fondamentale per la crescita); “Cosa cova la gallina?” (si parla dell’uovo, il cibo più consumato nel mondo, scoprendone il ciclo produttivo); “AcquaVita” (il percorso dedicato all’acqua, risorsa preziosissima, da conoscere e utilizzare con responsabilità); “Buono come il miele” (un viaggio nel mondo della api, insetti fondamentali per l’ecosistema); “Arte a tavola” (percorso che si terrà in aprile, con le visite al Museo Civico Ala Ponzone, per approfondire il legame tra arte e alimentazione).
Per il percorso “Latte a tutto calcio!” – che parla di allevamento, di attenzione al benessere animale e dei frutti di questo prezioso lavoro, ovvero della produzione di latte e formaggi – sono in prima linea due giovani allevatrici cremonesi: Michela Feroldi di Grontardo e Beatrice Santini di Malagnino.
Dal suo allevamento di Grontardo, Michela Feroldi raggiunge le classi di vari istituti scolastici, per raccontare agli alunni come si svolge la giornata di un’allevatrice. Nel contempo, apre le porte dell’azienda agricola dove accoglie la visita di alcune scolaresche. “Quest’anno siamo finalmente tornati agli incontri in presenza e l’impatto è fantastico – dice –. E’ bellissimo accogliere i bambini in azienda. Mi colpiscono sempre il loro entusiasmo, la loro attenzione e il loro interesse per tanti aspetti che non conoscevano e che scoprono insieme a me. Sono curiosissimi: fanno tante domande, tutte pertinenti, anche molto pratiche. Ad esempio, fanno molte domande riguardanti i robot di mungitura e il benessere degli animali”.
Beatrice Santini è la protagonista del video che fa da introduzione negli incontri con le classi. Nel video accoglie i bambini a Cà de Alemanni, azienda agricola biologica multifunzionale di Malagnino, fattoria didattica e agriturismo, e li conduce virtualmente in un percorso che parte dalla nursery, dove nascono i vitellini, si sposta in quello che l’allevatrice definisce “l’asilo dei vitellini” (“che sono divisi, proprio come i bambini – spiega – fra piccoli, mezzani e grandi”), si sofferma su temi quali l’alimentazione degli animali, il benessere animale, la mungitura e l’attenzione alla qualità del latte, per approdare al caseificio aziendale, al lavoro del casaro, e alla presentazione dei prodotti che nascono dal latte (dai freschi, come ricotta e bocconcini di mozzarella, ai formaggi stagionati). Anche da parte di Beatrice non manca l’invito a ritrovarsi di persona tutti in fattoria, con la garanzia di vivere una giornata memorabile, piena di incontri (principalmente con gli animali) e di scoperte.
“Il nostro progetto prosegue, con grande entusiasmo di alunni, insegnanti e agricoltori. L’agri-didattica nasce dalla sinergia tra la Coldiretti e il Ministero dell’Istruzione – sottolinea Paola Bono, Direttore di Coldiretti Cremona –. Un’intesa formalizzata con il “Protocollo per la promozione delle competenze connesse alla sostenibilità nell’alimentazione, per lo sviluppo dell’economia circolare, della green economy e dell’agricoltura di precisione e digitale”, firmato nel luglio 2019, sulla base della decennale esperienza della Coldiretti nella costruzione di reti positive con le scuole su tutto il territorio nazionale, a partire dal coinvolgimento diretto delle aziende agricole”.