Cronaca

Riciclo plastica a Pozzaglio,
il 18 maggio conferenza servizi

La vista aerea del nuovo insediamento produttivo

Si riuniranno il 18 maggio prossimo tutti gli enti coinvolti nella procedura autorizzativa per l’avvio di uno stabilimento di recupero di rifiuti plastici proposto dalla Skyetch SLP Italy, la srl con casa madre francese che ha acquistato l’area ex Vivibike lungo via Brescia a Pozzaglio.
126.568 metri quadrati di estensione l’area interessata, di cui 29.176 di superficie coperta, ammodernando i fabbricati già esistenti, con una potenzialità massima di trattamento di rifiuti plastici prevalentemente non pericolosi pari a 1.284 tonnellate al giorno, 280mila tonnellate l’anno.
L’azienda ha presentato in Provincia istanza per la verifica di assoggettabilità alla Valutazione di Impatto ambientale a dicembre dello scorso anno; la conclusione della procedura è prevista entro il 25 maggio, a seguito di proroga.

16 le linee produttive che verranno realizzate tra triturazione, pre trattamento, separazione ed estruzione.

Il traffico indotto dalla nuova attività – secondo una delle osservazioni presentate  in Provincia a cui la società ha risposto con una nota integrativa – sarà di 100 mezzi pesanti giorno tra entrate e uscite e una media di 35 – 40 mezzi privati al giorno, elementi per i quali la Provincia ha chiesto la presentazione di una proposta di mitigazione ambientale “che abbia ricadute positive sulla salute pubblica della popolazione locale, ad esempio piantumazioni e scelta di flotta di mezzi a basso impatto ambientale e altro”.

AREA ACQUISITA A OTTOBRE ’22 – La Skytech aveva annunciato l’acquisizione dell’area di Pozzaglio con un comunicato stampa lo scorso ottobre, a pochi mesi dall’apertura della sua sede italiana a Milano. L’azienda si autodefinisce “player Greentech francese specializzato nella produzione di materiali riciclati di alta qualità resine per produttori e trasformatori di materie plastiche”.

Un investimento di circa 20 milioni di euro, per trasformare e modernizzare il sito produttivo abbandonato da anni.

E’ prevista l’assunzione di 70 dipendenti nei prossimi due anni per funzioni industriali e di supporto. Obiettivo dichiarato, “avviare la produzione entro la fine del 2023 per raggiungere una capacità produttiva di oltre 50.000 tonnellate nel 2025”
“Siamo molto lieti di annunciare l’acquisizione di questo nuovo sito, che ci consente di implementare capacità industriali al di fuori della Francia e di accelerare il nostro sviluppo internazionale, in conformità con le nostre ambizioni e la nostra tabella di marcia”, aveva dichiarato l’azienda all’epoca dell’acquisto dell’area.

LE REAZIONI IN PAESE  – In paese iniziano però iniziano a circolare forti preoccupazioni, per la previsione, oltre che di questa nuova azienda, anche di un impianto per la produzione di biometano da reflui zootecnici e residui dell’industria alimentare. Tre residenti, Maurizio Guerrini, Mariella Zeliani e Giovanna Denti hanno costituito il comitato “26 aprile Pozzaglio in salute”: “diciamo no al biometano – affermano – perché su un territorio di 20 kmq ce ne sono già 4”; e no all’impianto di riciclo della plastica tra l’altro in prossimità del polo scolastico di Brazzuoli”. Il Comitato ha fatto richiesta di accesso agli atti per conoscere i dettagli delle due iniziative.

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