Ambiente

Crisi idrica, ordine del
giorno bipartisan in Comune

Approvato all'unanimità il testo che impegna il sindaco su vari fronti per limitare i danni all'ambiente e all'agricoltura. Lettera del consigliere regionale democratico Piloni all'assessore regionale Beduschi per sollecitare gli indennizzi.

FOTO SESSA

Il Consiglio comunale di Cremona ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno sulla siccità presentato a marzo dai gruppi di maggioranza, primo firmatario Enrico Manfredini.

Il testo impegna sindaco e giunta comunale a sollecitare il Governo e Regione Lombardia, per quanto di loro competenza su diversi fronti.
Innanzitutto, “individuare le risorse per un ancora miglior efficientamento della rete di distribuzione della risorsa idrica, per uso irriguo, sia sul fronte dell’utilizzo da parte dell’utenza, sia sul fronte dell’intercettazione e captazione delle acque piovane e delle acque freatiche, anche attraverso lo studio di interventi di piccole dimensione a livello locale o aziendale in grado di aumentare la capacità di accumulo”.

Inoltre bisogna “legare il sistema dei ristori ad un parallelo investimento delle imprese in opere utili all’immagazzinamento idrico da fonte naturale (invasi) e al contempo utilizzare i bacini di cava dismessi già presenti sui nostri territori per incrementare la dotazione disponibile d’acqua; individuare le risorse per accompagnare il sistema produttivo (sia industriale che agricolo e zootecnico) al riutilizzo delle acque, laddove non presente, al fine di abbattere i volumi di acqua di rete utilizzata; predisporre specifici indirizzi vincolanti per la formulazione delle Norme Tecniche di Attuazione edilizie che impongano l’adozione di processi e tecnologie a basso impatto ambientale e ad alto livello di efficienza per le nuove costruzioni e per le ristrutturazioni funzionali a ridurre il consumo della risorsa idrica nel rispetto dei principi di tutela dell’igiene e della salubrità dei luoghi di vita e di lavoro”.

Ma occorre anche “individuare pratiche agricole, colturali e di allevamento che siano assonanti a
scenari di scarsità della risorsa idrica ed impongano un uso efficiente della stessa, predisponendosi anche a cambiamenti di medio e lungo periodo nelle modalità di utilizzo dell’acqua per irrigazione e delle specializzazioni colturali, come richiesto dai cambiamenti in essere a livello climatico”.

Infine, “dare maggiori strumenti agli enti preposti alla prevenzione del rischio idrogeologico, al fine di aumentarne la capacità tecnica progettuale e favorire una capacità di spesa superiore all’attuale media annua, a partire dal ruolo fondamentale dei Consorzi di bonifica e di irrigazione; concordare con Padania Acque una campagna di comunicazione per sensibilizzare tutti gli utenti al risparmio idrico in tutte le attività quotidiane e domestiche; valutare eventuali restrizioni all’utilizzo dell’acqua potabile per irrigazione di orti e giardini in caso di grave crisi”.

E una richiesta esplicita al Governo centrale affinché predisponga interventi specifici e strutturali per limitare i danni economici degli agricoltori, causati dalla siccità, è quanto propone Matteo Piloni, segretario in commissione Agricoltura del Consiglio regionale, che oggi ha scritto all’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste di Regione Lombardia, Alessandro Beduschi.

“Purtroppo la maggioranza di centrodestra ha bocciato in aula le nostre proposte per far fronte alla grave crisi idrica che stiamo attraversando – spiega l’esponente dem – ma riteniamo comunque necessario insistere, affinché la giunta lombarda interloquisca con il governo nazionale per chiedere l’istituzione di un fondo nazionale ad hoc, affrontando, per tempo, il problema degli indennizzi per mancate produzioni e la promozione di iniziative volte a introdurre misure di incentivazione e defiscalizzazione in tema idrico, anche a livello statale, seguendo l’esempio della Spagna, riducendo la base imponibile sul reddito netto delle imprese, oggi in grave difficoltà e impossibilitate a programmare la propria attività, sia per gli eventi siccitosi sia per gli aumenti dei costi degli ultimi mesi”.

“Si deve fare tutto il possibile per sostenere le nostre aziende e la nostra produzione” conclude Piloni che sottolinea, alla fine della missiva, la necessità di fare ricorso alla riserva di crisi della Pac, per la concessione di sostegni straordinari.

 

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...