Piantagione di canapa in casa:
portato in carcere dopo condanna
Nella pomeriggio del 15 maggio i Carabinieri delle Stazioni di Soresina hanno arrestato, in esecuzione di un decreto emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali del Tribunale di Cuneo, un cittadino italiano di 38 anni, pregiudicato.
Il 38enne destinatario del provvedimento era già sottoposto alla misura della detenzione domiciliare a Soresina e dovrà scontare in carcere una pena residua di un anno di reclusione relativa alle condanne intervenute negli anni 2019 e 2020, diventate definitive ed esecutive con la determinazione della pena per i reati di furto aggravato e coltivazione di piante di stupefacenti.
L’uomo si trovava da alcuni mesi in provincia di Cremona a scontare la condanna definitiva per furto aggravato e coltivazione di stupefacenti, reati commessi nel gennaio 2019 in provincia di Cuneo per i quali era stato arrestato in flagranza.
A inchiodarlo erano stati i Carabinieri della provincia di Cuneo che, perquisendo una sua abitazione perché risultavano dei collegamenti abusivi alla rete elettrica, avevano scoperto una piantagione abusiva di canapa indiana, di quasi 650 piante.
Divenute definitive le condanne in primo grado e in appello, il 38enne aveva ottenuto la possibilità di scontare in abitazione la pena residua, concessione che ora è stata revocata con conseguente ordine di carcerazione emesso della Procura di Cuneo.
Di conseguenza, è stata immediatamente sospesa la misura in corso e il provvedimento è stato inviato per l’esecuzione ai Carabinieri della Stazione di Soresina che hanno raggiunto a casa il 38enne e lo hanno accompagnato al carcere di Cà del Ferro dove sconterà il residuo anno di reclusione.