Rubano 300 euro di whisky
all'Ipercoop, arrestati uomo e donna
I Carabinieri della Sezione Radiomobile di Cremona hanno arrestato due stranieri, un uomo e una donna di 29 e 26 anni, pregiudicati e senza fissa dimora, per avere tentato di rubare delle bottiglie di alcolici all’interno del centro commerciale “CremonaPo”. L’uomo è anche risultato ricercato da oltre tre anni perché colpito da un ordine di carcerazione per un cumulo di pene da scontare a seguito di numerose condanne per vari reati commessi in più località.
I fatti risalgono al 15 giugno, quando i due si sono introdotti nell’ipermercato del CremonaPo, nascondendo in unao zaino nove bottiglie di whisky e cercando di darsi alla fuga senza pagare. I due sono però stati notati da un addetto alla sorveglianza mentre si aggiravano nel negozio con fare sospetto. L’uomo li ha poi visti mentre strappavano le etichette antitaccheggio, prima di nascondere il maltolto. Per questo, all’uscita sono stati bloccati, e nel mentre sono stati avvisati i Carabinieri.
I militari hanno quindi aperto lo zaino e hanno trovato la merce, per un valore complessivo di 315 euro, che la coppia non aveva pagato, mentre nella corsia degli alcolici sono stati rinvenuti i dispositivi antitaccheggio strappati e buttati per terra.
La refurtiva è stata restituita ai responsabili del centro commerciale mentre gli autori del furto sono stati accompagnati presso la caserma Santa Lucia e sono dichiarati in arresto per tentato furto aggravato. Sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza della Compagnia di Cremona e la mattina del 16 giugno sono stati accompagnati all’udienza di convalida dell’arresto, conclusa con la convalida e il rinvio dell’udienza al prossimo 27 ottobre.
Inoltre, da un controllo più approfondito eseguito in caserma, è stato anche accertato che il 29enne, con un nome diverso, aveva a suo carico un ordine di carcerazione ancora da eseguire emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pesaro per una condanna definitiva a un anno e sette mesi di reclusione e undici mesi di arresto per numerosi reati.
Inizialmente, dai documenti che il 29enne aveva fornito ai militari, non risultava nulla a suo carico, perché l’uomo era tornato nel suo paese di origine e aveva cambiato il cognome. Attraverso le banche dati e il sistema di identificazione in uso alle forze dell’ordine è stato però scoperto tutto il suo passato giudiziario. In particolare, tra gli anni 2012 e 2017, aveva riportato ben otto condanne per diversi furti aggravati in supermercati e in aziende agricole, violazione del divieto di ritorno e possesso di chiavi alterate o grimaldelli, fatti commessi nelle province di Pesaro e Urbino, Ancona e Piacenza. Dopo la convalida, l’uomo è stato accompagnato presso il carcere di Cà del Ferro dove sconterà le precedenti condanne, mentre la donna è stata liberata.