Quartiere Cava, l'Acciaieria
Arvedi apre le porte al Comitato
Nei giorni scorsi l’Acciaieria Arvedi ha ospitato i consiglieri del Comitato di Quartiere 3, accompagnati dagli assessori Simona Pasquali (Mobilità Sostenibile, Ambiente e Protezione Civile) e Luca Zanacchi (Sport, Quartieri, Piano del Verde, percorsi di Cittadinanza). Per il Gruppo Arvedi hanno partecipato Alessandra Barocci, responsabile ambientale, Daniele Cavina, direttore di stabilimento, Gerardo Paloschi, responsabile delle relazioni istituzionali ed esterne, ed Emanuele Bertocchi, coordinatore del servizio antincendio. L’occasione del sopralluogo è stato l’insediamento del nuovo Direttivo del Quartiere 3, che comprende l’abitato di Cavatigozzi, situato nelle immediate vicinanze del polo siderurgico.
Dopo le elezioni dello scorso 13 maggio, i nove consiglieri hanno avuto un primo incontro con la dirigenza dell’Acciaieria il 31 maggio, a Palazzo Comunale. La visita dello stabilimento ha rappresentato un ulteriore momento di confronto tra le parti, con l’obiettivo di costruire un canale di dialogo e confronto volto a rendere sempre più compatibili le dinamiche di sviluppo dell’area industriale con la qualità della vita del quartiere, sforzandosi di trovare insieme le soluzioni, anche tecnologiche per minimizzare i momenti di contrapposizione.
I consiglieri del Comitato e gli assessori comunali hanno osservato da vicino i processi della linea di laminazione 2, il gioiello tecnologico dell’Acciaieria, coperto da oltre 460 brevetti. La visita è proseguita poi nell’area Nord attraverso i reparti di zincatura e verniciatura. Durante il sopralluogo, i consiglieri del Comitato di Quartiere 3 e gli assessori hanno potuto informarsi in merito alla sicurezza della produzione, alla sorveglianza e alla gestione delle emergenze, alle certificazioni ottenute negli ambiti della salute e della gestione ambientale, ma anche relativamente alle soluzioni per l’insonorizzazione, il controllo delle fonti emissive in atmosfera, la depurazione delle acque di raffreddamento e il trattamento delle scorie.
“Non è un atto banale da parte di un’azienda mettere a disposizione il personale per illustrare il processo produttivo e condividere informazioni”, sottolinea l’Assessore Zanacchi. “Siamo consapevoli delle difficoltà di coesistenza con il vicino abitato, ma uno scambio di informazioni trasparente costituisce un fatto positivo per la comunità”. Per l’Assessore Pasquali “è stata una giornata importante, che ci ha permesso di comprendere la complessità dell’Acciaieria Arvedi, ma al tempo stesso la volontà di apertura e di costruire un canale di comunicazione con la cittadinanza”.
“L’Acciaieria non deve certo essere percepita come un pericolo, noi stiamo lavorando per garantire la massima sicurezza dei dipendenti all’interno dello stabilimento e dell’intera comunità all’esterno, di cui fanno parte anche i nostri lavoratori e le loro famiglie. Da dicembre 2022 per esempio abbiamo completato il processo di sostituzione delle coperture in amianto e siamo un’azienda amianto-free. Decisivi, infine, sono stati i passi avanti compiuti sui temi della decarbonizzazione”, è il commento di Alessandra Barocci, Responsabile Ambientale.
“Questa visita ci è servita per comprendere che il Gruppo Arvedi ha ben presente i problemi ambientali e di impatto sul quartiere e lavora per affrontarli” evidenzia Edoardo Romani, presidente del Comitato di Quartiere 3, per l’apertura dell’azienda verso la comunità. “In questo processo, il Comitato collabora con il Comune e con le aziende dell’area industriale, portando il punto di vista della comunità locale e sollecitando interventi per una coesistenza più armoniosa. In tal senso, giudichiamo positiva la presenza di due assessori comunali: l’Amministrazione deve svolgere un ruolo concreto per risolvere le problematiche che affliggono da anni il nostro quartiere. Queste criticità tuttavia permangono: continuano a preoccupare gli abitanti di Cavatigozzi e il Comitato che ne è espressione”.
Nel corso della riunione sono stati affrontati alcuni aspetti concreti. E’ stato, ad esempio, confermato che entro l’anno chiuderà il deposito di rottami di via Acquaviva 6, e sono stati affrontati i temi del monitoraggio del rumore e delle sostanze odorifere oltre che dei problemi di viabilità della zona.
Il sopralluogo effettuato non si caratterizza come un evento singolo ed estemporaneo ma è l’inizio di una fattiva collaborazione tra i diversi soggetti coinvolti. Un metodo che si estenderà anche alle altre presenze industriali della zona con la volontà di arrivare a definire, di comune accordo, soluzioni che possano risolvere i fattori di criticità della zona industriale nella convergenza delle esigenze di tutti gli attori: cittadini, istituzionali locali e imprese.