Lettere

Variante Pgt, fu Malvezzi a
prevedere medie strutture di vendita

da Roberto Poli - Enrico Manfredini - Lapo Pasquetti

La replica dell’ opposizione al vicesindaco conferma la memoria corta del centrodestra: infatti la sua posizione sui vari temi sollevati conferma l’assenza di coerenza rispetto a scelte adottate dalla stessa giunta di centrodestra nella variante al PGT del 2013.

Ricordiamo infatti che fu lo stesso ex Vicesindaco Malvezzi a prevedere nel tessuto consolidato della città la presenza di medie strutture di vendita di 2500 mq e a inserire la funzione commerciale nell’area a vocazione produttiva di San Felice.

Si tratta di scelte che vanno nella direzione opposta alle polemiche da loro innescate in questi giorni, alla luce della presentazione di una variante che ha tenuto aperto i tempi dei contributi e del percorso partecipato anche oltre le scadenze formali.

In quanto alle ricadute concrete ricordiamo che nonostante una legge regionale sulla rigenerazione urbana sostenuta dal centro destra che poco ha agevolato i privati e che scaricava tutto il carico delle agevolazioni sui comuni, i processi di trasformazione in città sono stati concretizzati attraverso risorse ottenute dall’Amministrazione comunale attraverso i bandi europei e del Pnrr.

Attraverso queste risorse e grazie alla collaborazione con i soggetti privati si sono garantiti investimenti inediti per il centro storico e per il recupero di aree dismesse.

Ma il peggiore paradosso è che con questa sua presa di posizione rinnega le scelte che lui stesso ha attuato nei pochi anni che ha governato la città, scelte in parte confermate dalle giunte Galimberti in parti riviste all’interno delle varianti al PGT introdotte di questi anni.

Confermiamo dunque l’assenza di prospettiva della coalizione di centrodestra che proprio in occasione delle sue scelte urbanistiche ha subito al suo interno una pesante rottura e che ha portato la Lega e altri consiglieri comunali a contestare il PGT targato Malvezzi.

E riaffermiamo nel promuovere la variante presentata nei giorni scorsi in Commissione la nostra visione di città con una scelta forte e caratterizzante di riduzione del consumo di suolo pari 600000 metri quadrati di terreno (estensione che corrisponde a oltre 80 campi di calcio).

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