Pagelle ai manager sanitari: niente
100, a Rossi il voto più alto
Primo Giuseppe Rossi (Asst Cremona), seconda Ida Ramponi (Asst Crema), terzo Salvatore Mannino (Ats Val Padana). E’ il podio virtuale dei manager delle tre aziende sanitarie regionali della provincia di Cremona, secondo le valutazioni della Direzione Regionale Welfare.
I tre direttori generali, in scadenza alla fine di quest’anno, sono pressoché appaiati nel punteggio: 88 al primo, 87 alla seconda, 86 punti al terzo, e si collocano in posizione medio – bassa nell’elenco dei 36 manager della sanità pubblica lombarda. Un elenco che per la verità non registra nessuna eccellenza: a fronte di una scala con un massimo di 100, il punteggio migliore è stato di appena 93 ed è stato assegnato a Carmelo Scarcella e Silvano Casazza, rispettivamente a capo dell’Ats Brianza e di Asst Monza. Sul lato opposto della graduatoria c’è Mauro Borelli, n.1 dell’Asst Franciacorta con 83 punti.
Il “voto” finale è basato sugli obiettivi raggiunti nel 2022, ad esempio il rispetto dei tempi d’attesa, la programmazione sanitaria, l’applicazione della riforma regionale, il riordino della rete d’offerta, la definizione dei percorsi per i pazienti cronici e gli investimenti realizzati e in programma.
Per l’Asst di Cremona, il progetto più ambizioso è sicuramente quello relativo alla costruzione del nuovo ospedale e Rossi, secondo indiscrezioni, sarebbe intenzionato a restare al suo posto per almeno un altro anno. Entro il 12 settembre i 5 progettisti (rigorosamente anonimi) selezionati nella prima fase del concorso internazionale dovranno presentare i loro lavori alla commissione tecnica istituita presso l’Asst cremonese. Ed entro la fine di ottobre verrà proclamato il vincitore.
Resta aperto il problema delle liste d’attesa che per alcune specialità sono decisamente troppo lunghe: mesi per una prima visita specialistica (ad esempio oculistica) o per accertamenti diagnostici. Ma su questo tema i vertici sanitari si sono sempre giustificati addossando parte delle responsabilità sulla carenza di medici specialisti.
I voti assegnati ai manager sono la base per l’erogazione degli incentivi: alla valutazione massima di 100 corrisponde un assegno pari al 20% lordo dello stipendio da direttore generale. Quanto prenderanno i tre direttori cremonesi non è ancora dato sapere: gli importi stanziati saranno resi pubblici attraverso delibere aziendali. gbiagi
Questi, più nello specifico, gli obiettivi da raggiungere fissati dalla Regione:
● raggiungimento dei target previsti per il contenimento delle liste d’attesa e garanzia dei LEA: Peso 20
● raggiungimento dei target previsti dal Piano vaccinazione Covid 19: Peso 20
● raggiungimento dei target previsti dal Piano vaccinazioni antinfluenzale: Peso 20
● rispetto rigoroso del cronoprogramma degli interventi di edilizia sanitaria e ammodernamento tecnologico: Peso 15
● Piano di potenziamento dell’erogazione di prestazioni ADI secondo i target individuati dalla Direzione Generale Welfare: Peso 10
● Coinvolgimento dei MMG/PLS nella formulazione del piano di potenziamento delle strutture territoriali: peso 10;
● Presidio dei processi di integrazione tra la programmazione sociale e sociosanitaria: peso 5;
● adozione di un piano di potenziamento delle strutture territoriali in attuazione del PNRR da presentare nei tempi indicati dalla Direzione Generale Welfare (obiettivo prioritario);
● rispetto dei tempi di pagamento previsti dal comma 865 dell’art. 1 della L. 145 del 30 dicembre 2018;
● Corretta applicazione delle norme in materia di trasparenza ed anticorruzione.