Cronaca

Toghe con nastro rosso per
la giurista iraniana arrestata

La Camera Penale della Lombardia Orientale, in una nota, si è detta al fianco di Nasrin Sotoudeh, avvocata e attivista iraniana, picchiata e arrestata durante la cerimonia di sepoltura di Armita Geravand, la sedicenne morta un mese dopo essere stata aggredita da una guardia della metropolitana di Teheran. Entrambe le donne hanno sofferto questi maltrattamenti perché non indossavano l’hijab.

“È successo di nuovo. La sua colpa? Essere andata senza velo al funerale della povera Armita Geravand – si legge nella nota dei penalisti lombardi – Nasrin versa in precarie condizioni di salute, incompatibili con il carcere. Dopo il suo ingiusto arresto e le violenze subite, ha iniziato uno sciopero della fame e dei farmaci.

La vita di Nasrin è in pericolo, e noi avvocati penalisti della Camera Penale della Lombardia Orientale invitiamo la società civile a mobilitarsi per chiedere la liberazione di Nasrin e delle altre 15 donne arrestate con lei, oltre a sostenere la lotta delle donne e degli uomini iraniani, che invocano libertà e diritti”.

Gli avvocati fanno sapere che proseguiranno nell’attività di sensibilizzazione, e chiedono a tutti i colleghi di ornare nuovamente le toghe d’udienza con un nastro rosso come segno del sostegno a Nasrin, a tutti gli avvocati in pericolo e a tutti coloro cui sono negati i diritti fondamentali dell’uomo”.

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