Verde urbano, Piloni: "Finanziare
Comuni sotto 15mila abitanti"
“È necessario adottare, nei Comuni con popolazione inferiore ai 15mila abitanti, gli strumenti ricompresi nei Criteri Ambientali Minimi nazionali. Ovvero, serve stipulare una convenzione con la Federazione regionale dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Lombardia – FODAF e ANCI Lombardia per creare una rete virtuosa con le Amministrazioni comunali, occorre prevedere risorse per i Comuni che adottano gli strumenti previsti nei CAM nazionali, in modo da sostenerli per coprire i costi degli incarichi degli specialisti che dovranno redigere i piani del verde e/o di manutenzione, e infine accompagnare, anche con supporto tecnico, le Amministrazioni comunali nell’adozione dei piani entro 2 anni dall’entrata in vigore del provvedimento”. Sono queste le richieste alla Giunta, contenute nella proposta di risoluzione firmata dal Consigliere regionale PD Matteo Piloni.
” È conclamato che il verde urbano concorra al miglioramento del benessere generale delle città: dai benefici fisici (miglioramento del microclima, fissazione della CO2, purificazione dell’aria, riduzione del rumore), a quelli economici (maggiore valore degli immobili, minori spese di condizionamento/risaldamento), estetici (funzione paesaggistica e architettonica) e psicologici e sociali (diminuzione dello stress, miglioramento della qualità del lavoro)” spiega il consigliere Dem. “Per questo, in linea con la legge regionale che promuove interventi di forestazione urbana e quella che punta al contenimento degli inquinanti e in coerenza con il Programma Regionale di Sviluppo Sostenibile della XII Legislatura, che mira ad aumentare la resilienza del territorio di fronte ai cambiamenti climatici e al rischio idrogeologico, anche negli eventi emergenziali, abbiamo depositato una proposta di risoluzione perché Regione inviti i Comuni, quelli piccoli e con pochi fondi, perché adottino e applichino concreti ed avanzati strumenti per porre le basi ad una corretta ed efficacie gestione del verde urbano”.
“Tra i temi oggi più che mai attuali bisogna considerare come prevenire i rischi naturali e antropici, come migliorare la capacità di risposta alle emergenze come incrementare le aree verdi e come sostenere gli interventi di de-impermeabilizzazione e la forestazione urbana – conclude il Consigliere regionale – Gli eventi meteorologici estremi avvenuti in Lombardia nei mesi luglio, agosto, settembre e novembre 2023 hanno infatti notevolmente danneggiato il patrimonio arboreo (si stima oltre 5000 alberi solo nel Comune di Milano). Non solo, dati alla mano, in Lombardia meno del 10 per cento dei Comuni si autotutela ed effettua un monitoraggio e una diagnosi preventiva della stabilità degli alberi attraverso tecnici specializzati e abilitati (dottori agronomi e dottori forestali) o dotandosi di piani di gestione del verde”.
“E trascurare e sottovalutare controlli e manutenzione sul patrimonio arboreo in ambito urbano – conclude Matteo Piloni – rappresenta non solo un rischio per amministratori locali e tecnici comunali, che sono responsabili civilmente e penalmente per eventuali danni a persone e/o cose, ma i cedimenti degli alberi stanno diventando sempre di più un tema di protezione civile”.