Piano per il turismo, Ceraso:
"Famiglie e bimbi dimenticati"
Un ordine del giorno che chiede all’amministrazione Galimberti di integrare il Piano strategico per lo sviluppo turistico 2024/2026, presentato alcuni giorni fa in Commissione, individuando, in aggiunta a quelli già previsti, indicatori di perfomance e target di miglioramento dell’accoglienza, dell’attrattività e dell’inclusività relativi a famiglie e bambini al fine di cercare di incentivare ad esempio le strutture di ristorazione e ricettive a rispondere a precisi criteri di valutazione che possano attribuire loro un riconoscimento di “qualità family friendly”.
La Giunta – spiega Maria Vittoria Ceraso, prima firmataria dell’odg – ha approvato un piano strategico per lo sviluppo turistico della nostra città che, per essere al passo con i tempi e non cadere nel provincialismo, considera non prioritario puntare sull’accoglienza, l’attrattività e l’inclusività della nostra città per famiglie e bambini.
Non vi è traccia infatti nel documento presentato pubblicamente e nella Commissione del 17 ottobre di indicatori o target riferiti alle citate categorie, in quanto come è stato sostenuto in Commissione, Cremona non ha la vocazione turistica che hanno altre città come quelle marittime che invece hanno il target famiglie con bambini nel loro piano strategico.
Per chi amministra la nostra città risulta invece prioritario puntare ad esempio sull’accoglienza e l’apertura rispetto al mondo LGBTQ in quanto il tema dell’inclusività di genere trasforma il provincialismo in un elemento di virtù della destinazione nuova, ricchissima e accogliente.
Mentre per Cremona – conclude Ceraso – non si ritiene prioritario rendere attrattivo il nostro territorio per il target famiglie, Bergamo e Brescia, capitali italiane della cultura 2023, sono state le ideatrici del primo programma family friendly di una Capitale Italiana della Cultura. Un progetto che si rivolge a nuovi spettatori e spettatrici, a tutti i bambini e bambine in età scolare, agli adolescenti, alle famiglie e alle scuole ed è supportato da uno strumento innovativo, analogico e digitale: PASS PASS – il pass della Capitale per le nuove generazioni”.