Cronaca

Piaghe da decubito, il 16 novembre
giornata di sensibilizzazione

Sammartino, Milanesi e Laudiero

L’Asst di Cremona aderisce alla giornata internazionale “Stop Pressure Ulcer”, in programma il 16 novembre. Le lesioni e ulcere da pressione (piaghe da decubito) sono un problema frequente e diffuso, che in Italia interessa circa 2 milioni di persone. La maggior parte di queste ha più di 65 anni e spesso si tratta di pazienti ospedalizzati, ricoverati in reparti di lungodegenza o in regime di assistenza domiciliare. Saper prevenire e trattare questa problematica è fondamentale: per questo è importante ottimizzare gli interventi assistenziali e terapeutici uniformandoli alle raccomandazioni delle Linee Guida.

L’iniziativa è indetta dall’European Pressure Ulcer Advisory Panel, organizzazione fondata nel 1996 per supportare i Paesi europei nella prevenzione e trattamento delle lesioni da pressione, attraverso campagne di educazione e sensibilizzazione alla cura del paziente. In questa occasione, gli infermieri specializzati nella Wound Care saranno a disposizione per rispondere a domande e richieste di supporto nella cura di queste lesioni.

L’AMBULATORIO – Dal 2007, l’Asst di Cremona ha avviato un Osservatorio delle Lesioni Cutanee, attivo negli ospedali di Cremona e di Oglio Po, che conduce studi di prevalenza e Hapu (Ulcere da Pressione Acquisite in Ospedale) per monitorare questo tipo di fenomeno. Si occupa della gestione dei sistemi antidecubito, offre consulenza e supporto a tutti gli operatori e a tutti i pazienti ricoverati -adulti e bambini – per la prevenzione e al trattamento di questa problematica.

L’ambulatorio dedicato alla cura delle lesioni da pressione (Wound Care) è stato avviato nel 2019 presso l’Ospedale di Cremona (Poliambulatori). Ogni anno, segue circa 200 pazienti ospedalizzati e più di 100 utenti esterni, per un totale di circa 2.600 prestazioni. Si prende cura delle persone indirizzate dai reparti ospedalieri (già in trattamento durante la degenza), inviate dagli specialisti o dai Medici di Medicina Generale. Tra le problematiche riscontrate più di frequente, rientrano lesioni cutanee di diversa origine e difficile risoluzione, tra cui quelle da pressione, neoplastiche, vascolari o derivanti da malattie autoimmuni e sistemiche, post traumatiche e post-chirurgiche.

L’ambulatorio di Cremona è gestito dalle infermiere specializzate Angela Sammartino, Annalisa Milanesi e Arianna Laudiero. All’Ospedale di Oglio Po, lo stesso servizio è garantito dai colleghi Andrea Cominotti e  Teresa D’Angelo. Gli infermieri si occupano di valutare lo stato di salute del paziente e l’entità delle lesioni riportate, impostano il piano di cura in linea con i protocolli validati su scala internazionale, registrano gli interventi realizzati nella scheda di continuità assistenziale. Inoltre collaborano con tutte le figure professionali per offrire consulenze, formazione alla prevenzione e al trattamento, educazione sanitaria, oltre a sviluppare protocolli di cura sulla base delle innovazioni tecnologiche a disposizione.

Come conferma Patrizia Galli (I.F.O. Responsabile Area Chirurgica Dapss), “La Direzione Aziendale delle Professioni Sanitarie e Socio-Sanitarie sta implementando ulteriori percorsi per ampliare l’offerta, sia in ospedale sia sui territori di Cremona e Oglio Po, al fine di garantire la continuità delle cure. È inoltre previsto l’inserimento graduale e l’addestramento all’attività Wound Care di un pool di colleghi trasversale a tutte le specialità cliniche, cui potrebbero aggiungersi gli infermieri che conseguiranno un master specifico”.

PIAGHE DA DECUBITO: COSA FARE? – Come spiega Angela Sammartino, infermiera specializzata in Wound Care e referente dell’ambulatorio di Cremona, “Quando una persona rimane nella stessa posizione per un lungo periodo di tempo – per esempio nel caso di una prolungata permanenza a letto – possono formarsi lesioni nelle aree del corpo a contatto con la superficie di appoggio, dove la pressione costante può compromettere il corretto afflusso di sangue a cute e tessuti. Per prevenirle occorre innanzitutto curare e proteggere la cute, utilizzando creme e barriere di protezione, assicurandosi che il paziente si alimenti correttamente e sia ben idratato. È importante cambiare posizione alla persona ad intervalli regolari e utilizzare sistemi antidecubito”.

Se questa problematica è già presente a domicilio, per prima cosa bisogna rivolgersi al Medico di Medicina Generale, che attiverà il percorso di assistenza più adeguato al caso. «Se la persona non può essere trasportata in ospedale ed è seguita in regime di assistenza domiciliare integrata, gli stessi operatori sanitari possono segnalare la problematica al medico di base, per richiedere a domicilio la consulenza dell’infermiere specializzato in Wound Care, per garantire accesso alle cure e le successive rivalutazioni», aggiunge Sammartino.

In caso di pazienti diabetici o con patologie vascolari, «è necessario fare screening e controlli programmati presso centri specializzati. È altrettanto importante fare attenzione ad ogni segnale sospetto: in caso di dolore agli arti inferiori, vescicole o tagli che faticano a guarire, problemi alle unghie, calli o deformità dei piedi, aumento della temperatura e mancanza di sensibilità, è bene informare il Medico di base, che attiverà il percorso corretto per prevenire le infezioni cutanee».

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