Pnrr e rete ferroviaria: in Regione
confronto consiglieri-Rfi
Lo stato di attuazione dei progetti del Pnrr riguardanti la rete ferroviaria in Lombardia e l’analisi della situazione dei lavori pianificati o in corso nei diversi nodi di transito in tutto il territorio regionale: l’audizione dei vertici di Rete ferroviaria italiana in Commissione Territorio ha permesso nel corso di una lunga seduta di affrontare il quadro generale delle opere insieme ai problemi di ogni singola provincia.
“Ringrazio Rfi per la disponibilità che ci ha permesso di avere una visione di tutta la situazione della rete -ha commentato al termine dell’incontro il Presidente della Commissione Jonathan Lobati (FI)- e soprattutto per l’assicurazione che ci è stata data di verificare periodicamente punto per punto quanto emerso oggi, monitorando così le diverse criticità esistenti. L’auspicio è che i prossimi tre anni rappresentino davvero una svolta in positivo per la rete ferroviaria lombarda”.
A rispondere alle numerose domande dei Consiglieri regionali è stato l’amministratore delegato e direttore generale di Rfi Gianpiero Strisciuglio insieme allo staff tecnico aziendale. Per quanto riguarda i progetti del Pnrr è stato riferito che le gare d’appalto sono state tutte concluse e che il 2024 sarà l’anno dell’apertura di tutti i cantieri. Complessivamente in Lombardia gli investimenti nei prossimi dieci anni raggiungeranno la cifra di 23,5 miliardi. Tra questi anche il raddoppio della Cremona-Mantova e la Cremona-Treviglio.
Da parte di Rfi è stato sottolineato che l’obiettivo da “raggiungere in dieci anni è il raddoppio del trasporto delle merci via ferro”. Per fare questo, oltre alla pianificazione in corso legata al Pnrr si “sta provvedendo al miglioramento della dotazione tecnologica con la predisposizione di nuovi impianti (venti sono già stati realizzati nel 2023 mentre per quest’anno è stata programmata l’attuazione del nuovo impianto tecnologico della Centrale di Milano)”.
Si sta procedendo inoltre con l’attuazione del piano della soppressione dei passaggi a livello e naturalmente stanno proseguendo gli interventi di manutenzione (che hanno comportato nel 2023 una spesa di 450 milioni).
“Nella consapevolezza dell’enorme impatto delle opere in corso”, da parte di Rfi è stata data “la massima disponibilità al confronto coi territori, come provano del resto le continue interlocuzioni da tempo in atto con Prefetture ed Enti locali”.
“Dopo il doveroso minuto di silenzio per ricordare le vittime del disastro ferroviario di Pioltello, l’occasione è stata utile per fare il punto sulle linee ferroviarie della nostra provincia”, fa sapere Matteo Piloni, consigliere regionale del Pd.
“Mentre sul raddoppio della Cremona-Olmeneta, sulla linea Cremona-Treviglio, e sull’elettrificazione della Parma-Brescia c’è già stato modo di aggiornare rispetto ai lavori e ai progetti in corso, mi sono soffermato soprattutto sulla preoccupazione per gli interventi che riguarderanno il raddoppio del tratto tra Piadena e Cremona, per il quale, al momento, non è prevista l’interruzione del servizio durante l’espletamento dell’opera”, spiega Piloni.
“Da parte mia ho segnalato a Rfi le criticità che arrivano da più parti in merito al notevole consumo di suolo, soprattutto agricolo, che il progetto porta con sé, e ho chiesto la disponibilità a fare delle valutazioni ulteriori per provare a limitare sia la sottrazione di terreno, che l’interruzione del servizio appena dopo quello che è già in corso, e cioè tra Mantova e Bozzolo”, aggiunge il consigliere Pd.
“Ho raccolto da parte dei vertici di Rfi non solo la sensibilità verso questa preoccupazione, ma soprattutto la disponibilità a ipotizzare delle alternative che possano rispondere alle esigenze sia dei pendolari che del territorio, che, non appena definite, vedranno anche il coinvolgimento della Regione. Un atteggiamento molto serio che ho colto con favore”, conclude Piloni.