Giornata contro spreco alimentare:
un fenomeno in crescita
Nella giornata contro lo spreco alimentare i numeri ci invitano a riflettere su quanto cibo finisce nella nostra spazzatura e potrebbe invece essere usato per chi soffre la fame. Secondo l’ultimo report dell’osservatorio Waste Watcher ogni settimana ogni italiano butta nella spazzatura mezzo chilo di cibo. Frutta, verdura, pesce, carne o formaggi rimasti nel frigorifero, ma anche prodotti confezionati ormai scaduti. E nell’ultimo anno si registra una crescita dello spreco dell’8%. In soldoni nella pattumiera finiscono 126 euro a testa di cibo all’anno (290 il valore calcolato a famiglia). Troppo.
A sprecare di più sono le famiglie senza figli (+3%) e paradossalmente i consumatori più poveri con basso potere di acquisto (+17%) che comprano cibo scadente e più facilmente deperibile. Si spreca più al sud (+4%) rispetto al nord (-6%).
Fortunatamente esistono le iniziative per contrastare questo fenomeno. A Cremona un grande lavoro viene dato dall’associazione No Spreco, che recupera, grazie a un nutrito numero di volontari, frutta, verdura e prodotti di panetteria da negozi, dai mercati, ma anche dalla grande distribuzione.
Qualche esempio. All’iper di Gadesco nel 2023 sono stati recuperati e donati a famiglie o singoli bisognosi circa 4000 kg di prodotti di panetteria. Il progetto “Buon Fine”, dedicato al recupero e alla donazione delle eccedenze alimentari di Coop ha portato alla donazione di oltre 838 tonnellate di cibo, per un valore economico di circa 6,2 milioni di euro, permettendo ai 136 enti benefici destinatari di distribuire oltre 1,6 milioni di pasti.
Qualcuno avrà poi notato la cargobike che gira quando sta per finire il mercato a Cremona, con i volontari che raccolgono prodotti destinati alla spazzatura.
Nicoletta Tosato