Economia

Competitività del territorio,
un quadro in chiaroscuro

Le Assise generali sono state realizzate su iniziativa delle associazioni di categoria del territorio cremonese riunite in ‘Assieme’, con Camera di Commercio, Associazione temporanea di scopo ‘Io ci Credo’ per l’attuazione del Masterplan 3C – capofila Provincia di Cremona – e CremonaFiere, con la collaborazione di Reindustria.

L’evento si è avvalso della consulenza e della struttura organizzativa della think-tank Harvardiana Strategique, diretta Fernando Alberti con la collaborazione della ricercatrice Federica Belfanti.  Alberti è Institutes Council Leader presso l’Istituto di Strategia e Competitività diretto dal Prof. M.E. Porter alla Harvard Business School, dove coordina l’attività dei centri e istituti aderenti al network Microeconomics of Competitiveness. È inoltre professore di Microeconomics of Competitiveness e Distinguished Research Fellow alla Ecole des Ponts Business School a Paris (Francia).

Belfanti è docente e ricercatrice presso l’Institute for Entrepreneurship and Competitiveness dell’Università LIUC, affiliate Faculty alla cattedra di Microeconomics of Competitiveness
del prof. Michael E. Porter alla Harvard Business School e Course Leader e docente del corso Microeconomics of Competitiveness dell’Università FHWien der WKW – University of Applied Sciences for Management & Communication di Vienna (Austria).

Ad inizio lavori lunedì pomeriggio in Fiera, sono stati illustrati i dati socio economici della provincia di Cremona, con un’analisi del posizionamento rispetto al resto d’Italia. Un dato significativo è rappresentato dall’indice di progresso sociale, che vede la provincia al 47esimo posto tra le 107 province italiane, in calo di quattro posizioni rispetto all’anno precedente.

Nel raffronto 2012 – 2022, valori positivi per quanto riguarda il pil pro capite  – siamo saliti dalla 38esima alla 22esima posizione -; e la produttività ossia il valore aggiunto per occupato.

Ma per quanto riguarda le retribuzioni, siamo scesi dal 14esimo posto del 2014 al 18esimo del 2020; la partecipazione al lavoro ossia il tasso di attività, vede il territorio scendere dal 33esimo al 59esimo posto, con riflessi quindi anche sulla creazione di nuovi posti di lavoro; e anche nel capitolo innovazione, che include ad esempio il numero di marchi, brevetti e disegni industriali, scendiamo dal 37esimo posto del 2002 all’84esimo del 2022.

 

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